Gazzetta dello Sport: “Francia, il Psg apre le danze. La musica di Emery dà già fastidio, la nuova gestione crea tensioni nello spogliatoio”

Il pericolo non viene da fuori. Ma da dentro. L’obiettivo è sempre lo stesso: non solo vincere tutto in patria, ma soprattutto la Champions. O almeno arrivare in semifinale. Compito arduo non solo perché non c’è più Ibrahimovic, emigrato al Manchester United con i suoi ultimi 50 gol stagionali, ma soprattutto perché il nuovo tecnico Emery, dopo le tre Europa League con il Siviglia, deve evitare che la sua politica di azzeramento di gerarchie e privilegi guasti la stagione. Quella che il Psg inizia stasera a Bastia, e che è pure di riscatto per Verratti, dopo i sei mesi di pubalgia che gli hanno negato l’Europeo.

COCCO Ma non è detto che l’azzurro giochi dal 1’ in Corsica. Emery vuole gente al top che abbia seguito tutta la preparazione e Verratti ha saltato il primo ritiro in Austria, per completare la fase di riabilitazione. Comunque, nel 4-2-3-1 di base dello spagnolo, sono in sei a contendersi i due posti davanti alla difesa. Ma più del vice-capitano Motta, rischia Matuidi, chiuso da Krychowiak, prelevato pure lui dal Siviglia ma considerato il cocco del vice d.s. Letang, suo amico. Legame che ha creato malumori in spogliatoio.

GARANZIE Altri malumori davanti, dove spetta a Cavani far dimenticare Ibra. L’uruguaiano però pretende lo stipendio da 14 milioni dello svedese. Il Psg prima vuole garanzie dal campo dove gli è assicurato comunque l’agognato ruolo di punta centrale, affiancato a destra dall’intoccabile Di Maria. Per il lato sinistro è lotta a tre tra Lucas, Jesé, pagato 25 milioni al Real con divieto di cederlo in futuro al Barcellona, e Ben Arfa, che però Emery reputa poco propenso a difendere. Il francese, dopo la stagione da protagonista a Nizza, rischia di fare solo da vice Cavani e, prima o poi, di esplodere come spesso in passato. Anche perché Pastore si gode il ruolo da trequartista, dopo aver convinto Verratti a girargli il numero 10 che Ibrahimovic aveva destinato all’azzurro.

SPETTACOLO In difesa altri attriti. Marquinhos, impegnato all’Olimpiade, non vuole più rassegnarsi a fare da controfigura a David Luiz con cui condivide però l’agente. Mentre capitan Thiago Silva è stato contrariato dal fatto che Emery non gli abbia concesso di allenarsi a modo suo per evitare l’infortunio che gli fa saltare le prime due giornate. Ma è soprattutto tra i pali che la situazione si fa esplosiva. Titolare in pectore sembra il giovane Areola, formato in casa e rientrato dal Villarreal. In panca Trapp, che tra papere e incertezze era comunque titolare, mentre Sirigu è pregato di trovarsi un’altra porta o di accomodarsi in tribuna.

SFIDANTI Il lieto fine, almeno in Ligue 1, sembra comunque scontato per il Psg che va in campo alle 20 per non sovrapporsi all’eventuale finale olimpica del judoka Terry Riner, eroe nazionale. Mezzora dopo, tocca al Monaco di Raggi e De Sanctis che ospita il Guingamp. Il club del Principato, con l’ex granata Glik in difesa, punta al secondo posto sperando nei gol di Falcao, rientrato da due anni di prestiti infruttuosi in Premier. Il colombiano però si è infortunato non appena promosso capitano nel ritorno del terzo turno di preliminare di Champions, vinto contro il Fenerbahce. L’ultimo ostacolo è il Villarreal. In Champions invece c’è già il Lione che scommette sui suoi ragazzi formati in casa, da Lacazette a Tolisso, per restare in scia del Psg da cui però ha già incassato un pesante 4-1 in Supercoppa.

1a GIORNATA: Oggi Bastia-Psg, Monaco-Guingamp. Domani Bordeaux-St. Etienne, Caen-Lorient, Digione-Nantes, Metz-Lilla, Montpellier-Angers. Domenica Nancy-Lione, Nizza-Rennes, Marsiglia-Tolosa“. Questo quanto riporta l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.