Gazzetta dello Sport: “Fra Zamparini e Baccaglini due idee diverse di Palermo. Il patron punta sugli slavi partendo da Posavec in porta. L’ex Iena invece…”

“Il giorno del closing, se oggi lo sarà davvero, farà da spartiacque tra due tipi di Palermo, due anime e due facce. Perché la squadra affidata, al momento, al tecnico Tedino, potrebbe essere suscettibile di interpretazioni differenti. Finora si sta profilando quella di Zamparini, che ha scelto direttore sportivo e allenatore e delineato anche la conformazione della squadra, che non sarebbe la stessa del futuro proprietarioche ha accettato le prime decisioni del patron friulano, nel lemore della chiusura della trattiva per la cessione societaria, ma una volta al comando darebbe una impronta tutta sua con una gruppo di dirigenti già pronta ad entrare in ballo, probabilmente da protagonisti. Gli unici punti di condivisione tra l’attuale proprietario e il presidente possibile nuovo proprietario riguardano la conferma di alcuni uomini chiave e il tecnico al quale l’ex Iena, in caso di closing, sembrerebbe voler dare una chance in una piazza comunque delicata e importante come Palermo. In questo momento, però, a Tedino verrà messa in mano una squadra che porta chiaramente e sfacciatamente l’impronta di Maurizio Zamparini con delle indicazioni ben precise da rispettare. E per quantol’ex allenatore del Pordenone si sia definito un aziendalista, ma non un esecutore, appare chiaro che se il Palermo dovesse restare in mano all’ex presidente ci saranno delle consegne molto chiare da dovere rispettare inevitabilmente. DIKTAT FRIULANO Zamparini vuole affidare a Posavec laporta per il prossimo anno, nonostante sia stato scavalcato nelle ultime partite da Fulignati, non intende far rientrare nel progetto Diamanti e Gazzi, e vuole trattenere Rispoli, Goldaniga, Aleesami e Nestorovski. Inoltre, soprattutto in attacco, l’idea è di puntare su Trajkovski, Balogh e probabilmente anche su Sallai che nonostante sia rientrato dal prestito al Puskas Academy, potrebbe essere ripreso. Un’idea di squadra che non è quella di Baccaglini a cominciare già dal portiere per il quale ha influito molto il rendimento positivo di Fulignati nel finale di stagione, con chiusura da applausi contro il «suo» Empoli. LA VERSIONE DI BACCAGLINI Anche nella considerazione dello zoccolo duro ci sono diversi punti di vista. Intanto non ècosì scontato che Rispoli e Goldaniga accettino di restarese non si profilasse un cambio societario, che non è un problema da poco. Baccaglini, nella costruzione dello zoccolo duro oltre a i nomi già fatti andrebbe a riconsiderare anche le posizioni di Diamanti e Gazzi per capire quanto possano incidere in termini di leadership in campo e all’interno del gruppo. Di sicuro, a parte Nestorovski, non punterebbe su tutti gli altri giocatori di stampo slavo. Inoltre per Zamparini la squadra necessita di pochi ritocchi, in particolar modo in attacco non ci sarebbero movimenti, mentre per l’ex inviato delle Iene proprio questo reparto necessiterebbe di maggiori rinforzi. Visioni molto differenti, insomma a poche ore da un possibile annuncio di cambio di società oppure del mantenimento dello stato attuale delle cose, il Palermo si trova ad un bivio da quale partiranno direzioni diametralmente opposte”.  Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio