“E’ stata un’aggressione o addirittura un agguato. Magari poi si può giocare con le parole ma non si provi a circoscrivere una serata di violenza in una semplice, passionale contestazione di tifosi. Sabato sera a Foggia si è superato il confine entro il quale è accettabile lo sfogo di un gruppo di supporters delusi per i risultati ottenuti dalla squadra del cuore. Sconfitti nel derby ad Andria e poi aggrediti, Agnelli e compagni hanno vissuto momenti di terrore, tanto da decidere di rimettersi in viaggio per andare a dormire a Pescara, per evitare di trascorrere, con i familiari, una notte di paura. I giocatori temono di proseguire la loro avventura a Foggia, mentre la società – con la squadra finita ai margini della zona playoff – ha valutato la possibilità di esonerare De Zerbi. Il club condanna la violenza e l’Associazione italiana calciatori prende posizione, appoggiata anche dall’iniziativa della Lega Pro che ieri ha fatto iniziare le partite con 5 minuti di ritardo, in segno di solidarietà ai tesserati rossoneri. Sarà, comunque, regolarmente disputata la partita con il Siena, per la semifinale di ritorno della Coppa Italia di Lega Pro, in programma domani alle ore 18 allo Zaccheria. I FATTI Sabato, poco dopo le ore 20, davanti al piazzale dello Zaccheria (all’interno erano parcheggiate le auto dei calciatori), arrivava il pullman che riportava la squadra dopo la partita persa 3-0 ad Andria. Ad attendere circa 200 tifosi, pronti a sfogare la loro rabbia per la figuraccia rimediata nel derby. Assalito il pullman, «alcuni facinorosi – questa la ricostruzione fornita dalla Questura di Foggia – forzando l’apertura anteriore del mezzo, hanno guadagnato l’accesso interno e, in prossimità delle prime sedute, hanno spintonato un calciatore». E’ il giovane Davide Lodesani ad aver subìto il contatto fisico con quei tifosi. La Polizia, intervenuta subito (4 agenti sono rimasti contusi e poi refertati in ospedale), ha respinto l’accesso al pullman di altri ultrà e messo in sicurezza il trasferimento del mezzo in altra area. Con il coordinamento della Procura della Repubblica di Foggia, che ha aperto un’inchiesta, sono in corso indagini per individuare i responsabili dei fatti, che saranno destinatari di Daspo e perseguiti penalmente. LE REAZIONI «E’ vergognoso – la nota di sabato notte a firma di Danilo Coppola, consigliere dell’Aic – sul pullman i giocatori sono stati minacciati con mazze e spranghe, alcuni sono stati picchiati. Sono stati rubati oggetti personali e altri calciatori hanno ricevuto sputi. Visibilmente scossi, i tesserati sono scappati da Foggia e, a loro spese, hanno scelto di alloggiare in un hotel in una località segreta… Con queste condizioni ambientali, disputare la sfida con il Siena è impossibile». Ma, come detto, il rinvio sembra scongiurato. Ieri sera la squadra avrebbe già fatto rientro in città e una delegazione di calciatori si sarebbe incontrata proprio con Coppola, giunto a Foggia per valutare la situazione e offrire supporto agli associati. Damiano Tommasi, presidente dell’Aic, ha espresso la sua preoccupazione: «Si tratta di un evento inqualificabile e inaudito. Bisogna prendere subito provvedimenti. Non si può andare avanti così, non è questo il modello di calcio che vogliamo affermare in Italia». LA SOCIETA’ Impegnata in riunioni-fiume presso lo stabilimento dei fratelli Sannella, proprietari del club, per decidere le sorti di De Zerbi, la società «ha condannato fermamente la brutale aggressione perpetrata ai danni della squadra. Se per certi versi – si legge nel comunicato del Foggia – ci si poteva aspettare una manifestazione di delusione della tifoseria per il risultato negativo, mai e poi mai ci si sarebbe aspettati tanta violenza. Se gli sforzi e i sacrifici fatti devono portare a simili situazioni, tutta la compagine societaria è intenzionata a rivedere l’impegno e a prendere seriamente in considerazione l’ipotesi di fare un passo indietro». PANCHINA Quanto al fronte tecnico, dopo una lunga riflessione e anche un contatto con Gautieri (è destinato al Latina, oggi dovrebbe firmare) il club rossonero ha «votato» la fiducia a Roberto De Zerbi, che è stato davvero sull’orlo dell’esonero ma ha potuto contare sulla difesa del d.s. Di Bari (pronto a dimettersi in caso di rottura con l’allenatore)”. Questo quanto si legge sull’odierna edizione de “La Gazzetta dello Sport” in merito ai gravissimi episodi accaduti al Foggia, squadra aggredita dagli ultrà.