L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla clamorosa indecisione dell’attaccante Bojinov. Il bulgaro, vicino al ritorno in Italia, dice di sì prima al Catania e poi al Pescara, dove oggi dovrebbe firmare. Sembrava entusiasta di sposare la causa degli etnei: «Mi ha agganciato Alessandro Lucarelli, con il quale ho giocato due anni a Parma. Mi ha messo in contatto con il fratello Cristiano, che a Lecce era il mio idolo quando facevo il raccattapalle: a casa ho la sua maglia e sono anche riuscito a giocare con lui». Tutto fatto quindi? Così pareva: «Il Catania è un club di prestigio – ha aggiunto – giocare al Massimino da avversario era difficile, spero che possa tornare il grande pubblico, così mi carico». Lucarelli nella conferenza stampa di ieri sperava di averlo già al suo fianco, visto che il Catania gli aveva prenotato un volo da Sofia. Invece il tecnico ha dovuto spiegare: «Si è preso qualche ora di riflessione… Se il Pescara gli ha offerto cinque volte di più non posso farci niente». Non proprio cinque volte: diciamo da 45mila a 100mila euro. Più o meno. E una categoria superiore. …e il sì al Pescara In effetti il Pescara lo cercava da almeno un mese. Chiuso il mercato, dopo il no di Matri l’unico svincolato accessibile era Bojinov. Che, dopo aver ascoltato vari procuratori bulgari e aver smentito le interviste (!), ieri sera è atterrato a Ciampino, accolto dal suo storico manager italiano (Gerry Palomba) e gli ha comunicato di aver scelto il Pescara. Questa mattina è atteso per le visite e, in caso di esito positivo, firmerà fino a giugno.