Gazzetta dello Sport: “Finisce l’era Preziosi: Genoa venduto. Presto l’annuncio della nuova proprietà, l’imprenditore dovrebbe restare, ma non come presidente”

“La svolta è dietro l’angolo. Ancora pochi giorni e probabilmente Enrico Preziosi non sarà più il presidente del Genoa. È arrivata ad una fase decisiva, infatti, la trattativa per la cessione della società o, quantomeno, di una parte importante delle quote azionarie rossoblù. Una sorpresa per tutti coloro che gravitano intorno al club genovese, visto che lo stesso Preziosi è stato impegnato in questi giorni in una lunga serie di incontri per allestire la squadra da affidare a Juric già il 5 luglio quando, secondo le strategie già preparate, il tecnico riabbraccerà i suoi giocatori e, dopo una serie di test atletici a Genova, li porterà in ritiro a Neustift, in Austria, a partire dall’11 luglio.

RISERVATEZZA Ma il segreto sta proprio lì: l’attuale proprietario lavora e lavorerà attivamente per il Genoa anche in futuro. Non era un depistaggio,infatti, la dichiarazione rilasciata dallo stesso Preziosi una settimana fa:«Sarà– aveva detto–ancora il mio Genoa». Lui il nuovo Grifone lo sta costruendo e ne farà parte, ma con un assetto societario diverso. Questi sono gli unici particolari che emergono da chi con Preziosi lavora a stretto contatto. Lui invece resta chiuso nel suo silenzio. Silenzio che farebbe parte dell’accordo ormai raggiunto con la controparte che ha preteso riservatezza. Entro pochi giorni arriveranno, però, le firme definitive e presto, probabilmente entro la fine della prossima settimana, il nome del nuovo presidente verrà reso pubblico. Sicuramente sarà una sorpresa, niente a che vedere con chi si era fatto avanti negli ultimi mesi, senza però affondare il colpo, come Cellino, Calabrò, l’azionariato popolare genovese, i fondi arabi o armeni. Preziosi, che era diventato proprietario del Genoa nel luglio 2003, salvandolo dal fallimento, aveva posto da sempre una condizione fondamentale: cedere in mani sicure. Se la svolta è arrivata è perché l’imprenditore ha finalmente trovato qualcuno in grado di consentire al Genoa quantomeno di ripetere l’impresa colta dallo stesso Preziosi, che ha mantenuto i rossoblù in serie A per undici stagioni consecutive, cosa mai riuscita a nessun presidente nel dopoguerra.

STRATEGIE INVARIATE Come detto Preziosi quasi certamente resterà in società attivamente, per questo le strategie di mercato non dovrebbero subire scossoni. Gran parte del lavoro è già stato abbozzato, da oggi le varie trattative subiranno una decisa accelerazione: definito l’affare Pellegri-Salcedo con l’Inter, arriveranno 20 milioni che renderanno possibile un assalto decisivo al Milan per Lapadula, primo punto della lista dei rinforzi pianificata da Juric. Solo l’arrivo di un centravanti importante come quello rossonero, infatti, consentirà il via libera alla partenza di Simeone, inseguito da Fiorentina e Torino. Quello che sta nascendo sarà un Genoa importante. Preziosi punta a congedarsi, sempre che lo faccia in maniera definitiva, allestendo una formazione in grado di restituire entusiasmo ai tifosi.

OBIETTIVI Nel mirino ci sono nomi interessanti per affiancare a centrocampo Veloso, come Castro e Radovanovic del Chievo e l’ex Mandragora che potrebbe tornare in prestito dalla Juventus. In difesa, invece, sembra essersi complicata parecchio la trattativa per il macedone Ristovski, soprattutto a causa di un problema burocratico che potrebbe far perdere al difensore del Rijeka il suo status da comunitario, oltre che per la concorrenza di squadre spagnole e inglesi. Salgono, così, le quotazioni del ventitreenne nazionale cileno Maripan e resta vivo l’interesse per Goldaniga e Ranocchia. Uno sguardo attento viene destinato anche al futuro: con l’Inter è in via di definizione la trattativa che porterebbe in rossoblù il giovane (19 anni) attaccante francese Axel Mohamed Bakayoko, fresco campione italiano con la Primavera nerazzurra. Vicino pure il centrocampista del Cesena Alessandro Ahmetaj, nazionale azzurro under 17″. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.