“Giovedì sera, Quito. Mancano dieci minuti più recupero al termine di una partita che l’Ecuador sa di aver già vinto contro un Cile stordito da tre reti, quando Enner Valencia si accascia al suolo chiedendo l’intervento dei medici. La gente sugli spalti dell’Atahualpa fatica a comprendere cosa stia accadendo, distratta dalla gioia per il successo ormai in cassaforte e l’ennesimo gol sprecato dalla “Tri” in una partita che poteva tranquillamente terminare in goleada. Dopo pochi istanti, le telecamere inquadrano Valencia mentre viene caricato sulla barella privo di sensi e con la mascherina dell’ossigeno. Il pubblico inizia a rumoreggiare e i telecronisti si chiedono cosa sia accaduto al centravanti, che fino a quel momento aveva rubato la scena servendo l’assist per il vantaggio di Valencia (Antonio) e sprecando un’innumerevole quantità di reti. In realtà, nessuno poteva immaginare (salvo forse compagni e tecnico) che Valencia stesse semplicemente recitando una sceneggiata.
ASSIST E FUGA Qualcuno si è subito chiesto, ad esempio, perché una decina di poliziotti abbia rincorso l’ambulanza che trasportava Valencia fuori dallo stadio anziché continuare a presidiare la partita a bordo campo. Il motivo è semplice. Quegli agenti erano lì proprio per vigilare sull’attaccante in attesa di poterlo arrestare dopo il fischio finale, esattamente come avevano provato a fare il giorno prima nel ritiro della nazionale salvo essere respinti dal tecnico Quinteros e da alcuni dirigenti federali. Tutta colpa di un mandato di arresto emesso nei confronti di Valencia su denuncia dell’ex moglie, che sostiene di non ricevere gli alimenti da quattro mesi. Ecco dunque perché, dopo aver fatto il proprio dovere in campo per 80’, Valencia ha inscenato un infortunio per dribblare la stretta marcatura della polizia. Per sua fortuna, e per quella di Quinteros, il mandato di arresto è stato revocato poche ore dopo e l’attaccante potrà viaggiare per la trasferta in Bolivia di martedì, con l’obiettivo di conquistare tre punti che metterebbero una ipoteca sulla qualificazione ai prossimi Mondiali.
NEYMAR SHOW Un’ipoteca che ha quasi messo anche il Brasile grazie all’ispirata notte del suo fuoriclasse, Neymar, autore di un gol e due assist nel 50 alla Bolivia. Contro il Venezuela mancherà per squalifica, ma Tite potrà contare su un Coutinho, conquistatosi una maglia da titolare con la strepitosa prestazione di giovedì notte condita da un gol“. Ecco quanto scrive l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.