Gazzetta dello Sport: “Finalmente Trajkovski: «Ora datemi una maglia»”
“Dalla Macedonia con furore. Il vento dell’Est ha investito Marassi al 44’ s.t. di domenica sera quando Nestorovski ha pescato Trajkovski per il gol vittoria sul Genoa. Per il Palermo potrebbero essere stati i primi vagiti di una nuova coppiagol. Scoperta la verve del centravanti fino a qualche mese fa sconosciuto, ora è arrivato il momento di rivedere il fantasista,dopo aver vissuto lo scorso campionato in penombra. Non è stato facile nemmeno questo inizio di stagione per Trajkovski rimasto ai box a causa di una serie di infortuni per oltre tre mesi. Quella di domenica, infatti, è stata la sua prima partita in campionato. Il gol vittoria suona come una sorta di ricompensa. «Sono contento di essere tornato – dice Trajkovski –, sono tornato nel momento giusto ed è un bene per la squadra aver vinto dopo dieci partite. Ora dobbiamo pensare solo anoi. Ho vissuto un periodo un pò difficile e ora lavoro al cento per cento. Devo entrare al massimo della condizione, ma finalmente sono contento». CREDIAMOCI Una vittoria così dopo che si era sotto per 31 è da raccontare ai nipoti. Il modo in cui la squadra ha festeggiato a fine gara è l’emblema di uno spirito ritrovato che potrebbe diventare basilare per la risalita. «L’esultanza è stata un momento bellissimo, questa vittoria ci ha dato fiducia e ora siamo uniti. Mentalmente non eravamo pronti, ora dobbiamo essere più forti. Aver vinto una partita non significa nulla, dobbiamo lavorare ancora. La squadra, però, deve crederci. Se vedi che puoi far bene, le occasioni vengono. Come è successo l’altra sera, a Genova». L’effetto Corini ha contagiato anche lui. Gli sono bastati pochi minuti in campo per diventare decisivo. Covava dentro una rivincita personale, il macedone, dopo il calvario che gli aveva negato la possibilità dell’esordio stagionale in una gara ufficiale. Il primo infortunio, infatti, se l’era procurato nell’amichevole di agosto contro l’Olympique Marsiglia. «Il tecnico mi ha detto di dare il massimo e io ero pronto – prosegue il fantasista rosanero –. Stavamo facendo bene, però non mi ha detto nulla di particolare. Non ne aveva di bisogno». STESSA LINGUA Adesso il prossimo passo sarà trovare una collocazione per convincere il tecnico a schierarlo da titolare. «Nel 352 posso fare la seconda punta, nel 343 posso giocare a sinistra. Posso dare sempre di più». E poi c’è quel legame col connazionale Nestorovski che potrebbe fare la differenza a suo beneficio. «Lo conosco, parliamo la stessa lingua, ieri mi ha fatto pure un assist. È un bene per noi. L’anno scorso mi è servito per ambientarmi, ora sto riprendendo dall’infortunio e devo lavorare tanto. Quando sono tornato dal primo infortunio e ho avuto una ricaduta ho ripreso a lavorare bene, pian piano per rientrare». Trajkovski non vuole fermarsi, l’obbiettivo è centrare la seconda vittoria di fila nello scontro diretto salvezza col Pescara giovedì sera. «Si tratta di una partita fondamentale. In caso di vittoria ci avvicineremmo all’Empoli, che affronteremo dopo la sosta natalizia. Quella col Pescara è una sfida speciale:, dobbiamo prepararla al meglio, i tifosi sono di grande aiuto, ed è importante che ci siano in tanti»”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.