“Bisognerà attendere da una a due settimane per l’esito dell’istanza di fallimento della Procura nei confronti del Palermo. I giudici si sono riservati di decidere dopo l’udienza di ieri, l’ultimo atto di un procedimento iniziato il 7 dicembre davanti alla quarta sezione del Tribunale fallimentare. Un percorso che ha portato alla nomina di periti super partes le cui conclusioni hanno evidenziato che i conti del Palermo sono, al momento, in sicurezza. La Procura, anche ieri, è rimasta sulle proprie posizioni e ha avanzato ai giudici l’ipotesi di sottoporre ad altri periti un punto rimasto inevaso dal documento dei Ctu. I pm, poi, hanno presentato altri elementi: estratti conto del club che si aggirano sui 900mila euro, per dimostrare che la società non avrebbe flussi regolari di cassa e sostenere che è stato Zamparini e non Alyssa (società riconducibile al patron) a pagare la prima rata per l’acquisto di Mepal, società che detiene il marchio del club. Una tesi che, secondo la difesa, confermerebbe la solidità dei conti di cui Zamparini è garante. OTTIMISMO I giudici si riservano di vagliare l’ammissibilità dei nuovi elementi arrivati a fine procedimento. Dal Palermo filtra ottimismo: «La società, nel rispetto del lavoro dei giudici, intende ribadire il proprio convincimento sul positivo esito dell’intera vicenda, rafforzato da quanto emerso nel corso dell’udienza – ha detto il presidente Giammarva – le considerazioni della Procura non hanno scalfito le tesi della società sulla propria solidità economica, tesi che sono in sintonia con le conclusioni dei periti del Tribunale»”. Questo quanto riportato dall’edizione odiera de “La Gazzetta dello Sport”.