“Adesso decide Orlando”
Il sindaco Orlando già pensa al futuro del suo Palermo, ormai le parole di Tuttolomondo non incantano più e sarà lui a fare ripartire la nuova società rosanero. L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” analizza le parole del sindaco, che vuole consegnare la società di Viale del Fante in mani sicure. Ancora non è ufficiale, ma quasi, il Palermo ripartirà dalla Serie D e il sindaco dovrà pubblicare un bando per l’acquisto della società, il primo cittadino definisce quanto sta accadendo al Palermo come «una vicenda surreale» e sa che prima deve aspettare alcuni passaggi formali sull’iscrizione al campionato: il parere della Covisoc previsto per il 4 luglio e la decisione definitiva del consiglio federale per il 12 luglio.«Dobbiamo ancora augurarci l ’iscrizione alla B, ma il pressapochismo registrato non lascia ben sperare ,spiega Orlando, ho sentito il presidente della Lega di B Balata e quello della Figc Gravina e mi hanno spiegato che il Palermo non ha presentato la documentazione completa. Se così sarà, a quel punto presenterà istanza per affidare il club a una nuova società,così come è successo l’anno scorso nel caso del Bari». Orlando ha un piano ben preciso: «Un avviso pubblico con tutti gli strumenti di garanzia e una commissione di altissimo livello etico, non si tollererà più l’arrivo di avventurieri. Ho già sentito il palermitano Mirri e il presidente della Samp Ferrero, ma mi sono arrivati sms pure da Hong Kong». Dunque, c’è da aspettarsi la pubblicazione di questo bando per metà luglio e poi, come lo stesso Orlando ha sottolineato, i tempi per dare il Palermo in mani sicure saranno strettissimi: «Entro la fine di luglio,non si può andare oltre,pensando ai tempi di inizio del campionato di Serie D». Come detto il primo cittadino vuole affidare il Palermo in mani sicure e svela alcuni requisiti che dovrà avere il nuovo proprietario: «Un piano triennale per raggiungere la B o la C e la capacità di gestione del Barbera». Non solo, perché Orlando tende anche la mano ai dipendenti del Palermo. Una delegazione era presente ieri a Palazzo delle Aquile, sede del Comune, ad ascoltare di persona le parole del sindaco,il quale getta loro un salvagente:«Nel bando sarà presente una clausola di garanzia anche per loro», ha spiegato Orlando, che al suo fianco aveva il senatore Carlo Vizzini. Il sindaco non cita mai i Tuttolomondo, ma fa chiari e duri riferimenti a loro: «Noi, tifosi e città siamo tutti vittime. Avete seguito tutte le vicende: la comparsa e scomparsa di soggetti incappucciati. Ho ritenuto doveroso mantenere questa posizione. Il calcio non deve essere un luogo di speculazione e avventure. Ho appreso dalla stampa che c’era un gruppo che voleva acquistare la società, che voleva garantire la permanenza in Serie B, che voleva contestare l’esclusione dai playoff. Ogni volta che leggevo, ero in contatto con gli organi nazionali, Figc e Lega. Negli ultimi giorni questi nuovi acquirenti, che non conosco e non ho mai incontrato, non hanno presentato quanto necessario per l’iscrizione in B». Insomma, Orlando attenderà gli ultimi passaggi formali sull’iscrizione, ma una sua idea se l’è già fatta e un giudizio l’ha di fatto espresso. E soprattutto sa già che prima di dare vita a un nuovo Palermo, l’ultima parola sarà la sua.