“Il Gallo ha alzato la cresta, e nessuno come lui ha voglia di ben figurare all’Europeo, nel paese dei «galletti». Andrea Belotti, il Gallo, dopo un semestre quasi in bianco, ha preso il Toro per le corna. Contro il Bologna l’attaccante granata ha firmato la decima rete stagionale, nove gol nel 2016, oltre a 4 assist. Un crescendo favorito dall’arrivo a gennaio di una spalla come Immobile, in verità una iniezione di fiducia se è vero come è vero, che anche senza Ciro o Maxi Lopez, Belotti incide comunque. Il rigore cercato al 92’ al Dall’Ara la dice lunga sull’atteggiamento mentale dell’attaccante più costoso dell’era Cairo (8 milioni), investimento ben ripagato se di lui si è accorto anche il c.t. Conte. Il Gallo con i compagni più grandi in azzurro non è mai andato, ma con l’Under 21 è stato un trascinatore. Lui o Ciro, se Immobile si riprenderà in tempo per un finale di stagione confortante dopo l’infortunio che lo ha appiedato, sarà un bel derby per la convocazione in nazionale. RECORD Chi arriva al Torino fa il record personale di gol. E’ successo a Immobile, a Cerci, a Quagliarella, adesso è l’ora di Belotti. Sarà che al Toro negli ultimi anni si respira aria buona, che il gioco di Ventura alla fine premia le punte, di fatto se Belotti è arrivato in doppia cifra nella stagione meno brillante dell’allenatore ligure, gran merito è anche suo. Nel 2016 con nove reti, sempre più infallibile dal dischetto (3 gol), Belotti comanda la classifica dei cannonieri italiani. PENALTY Belotti è oggi il re dei bomber italiani 2016: soltanto Higuain, 14 reti, ha segnato più di lui nel nuovo anno in A. Da capodanno, l’attaccante è andato a rete ogni 156’, una media di 0,53 gol a partita. Una pecca? Il gol su azione manca dal 6 marzo (1-1 contro la Lazio). Da allora Belotti ha fatto centro sempre dal dischetto, ha bucato Buffon nel derby, interrompendo il record di imbattibilità del portiere della Juve, Handanovic a San Siro e Mirante a Bologna. Con la Roma, Belotti dal piede caldo non ha intenzione di fermarsi. «E’ il momento di raccogliere il lavoro duro degli ultimi tempi per chiudere al meglio una stagione che può ancora riservarci soddisfazioni». Dopo gli elogi di Ventura per l’impegno dell’ex attaccante del Palermo, è il d.s. del Torino, Gianluca Petrachi, a fare da eco. «All’inizio veniva criticato, uno dei giocatori più pagati dal Torino negli ultimi anni, ma che faticava a sbloccarsi. Ora ce lo godiamo e il merito è anche di Ventura. Lui e Immobile possono credere nella convocazione in azzurro, perché sono giocatori diversi e si integrano benissimo»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.