L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha intervistato l’ex rosanero Walter Novellino che ha così parlato in merito al neo-tecnico Roberto De Zerbi. Di seguito quanto si legge sul quotidiano: “Ventiquattro anni di differenza ma un destino comune con il Palermo. Roberto De Zerbi come Walter Novellino una stagione dopo. Subentrato e con un match contro il Napoli da preparare esattamente come «Monzon» che sostituì Iachini a dieci giornate dalla fine. Mentre l’ex tecnico del Foggia arriva dopo appena due partite di campionato. Prospettive diverse, ma accomunate dall’esordio difficile contro gli uomini di Sarri. SOMIGLIANZE Il decano si rivede un po’ nell’esordiente ed è pronto a scommettere su di lui. «A differenza di Roberto io arrivai di giovedì – ricorda Novellino – quindi ebbi meno giorni a disposizione per preparare la partita, lui però ha trovato una squadra dimezzata dai nazionali impegnati in giro per il mondo. L’organico non è male per le idee dell’allenatore, è giovane ma ha qualità. Per me Bentivegna ed Embalo devono giocare e poi c’è Diamanti che con Gazzi e Gonzalez porta esperienza. Inoltre De Zerbi utilizzerà il 4-3-3, come feci anch’io contro il Napoli e credo che potrà creare diversi problemi a Sarri, perché hanno un modo di giocare molto simile. Peccato che sia squalificato». OCCHIO LUNGO Per Novellino, De Zerbi può costruire qualcosa di importante. «Ben vengano i giovani se meritano – continua – e Roberto, in due anni a Foggia, ha fatto vedere davvero un bel calcio. La Serie A è più complicata, ma Zamparini non è stupido e se lo ha voluto vuol dire che ha visto bene. I tecnici li sa scegliere. Ci sono passato anch’io da lì e mi pare che nel mio caso come per altri allenatori non abbia sbagliato. Deve dargli tempo e supportarlo. Credo che, oltre a lui, Di Marzio e Faggiano potranno svolgere un ruolo importante in questo senso». De Zerbi ha detto che ascolterà i consigli, ma deciderà lui senza compromessi. «Zamparini non impone nessuno e credo che non lo farà nemmeno con De Zerbi. Vuole essere partecipe, sentire l’allenatore per sapere come va e vuole vincere – conclude –. Semmai ogni tanto chiede di supportare qualcuno affinché non si perda. Prendiamo Balogh, per me dovrebbe fare una stagione in B e sono sicuro che tornerebbe come un valore aggiunto. L’anno scorso ho perso per un rigore, il Napoli è molto forte, ma a volte il calcio, se ci sono coraggio e idee, regala sorprese»”.