Gazzetta dello Sport, ex rosa: “Nome Kurtic, professione jolly: «Firmo a vita per l’Atalanta»”

“C’era una volta il vecchio Kurtic, ex personaggio in cerca d’autore che faticava a ritagliarsi una propria dimensione nell’Atalanta. Giocava sempre, impressionava raramente, non trovava una collocazione in campo. Oggi, invece, c’è il nuovo Kurtic, chiave tattica della squadra nerazzurra, che corre veloce e che domenica proverà a fare lo sgambetto alla Roma. Gioca sempre ad alti livelli, e in qualsiasi posizione è a suo agio. METAMORFOSI Jasmin Kurtic è diventato il simbolo della camaleontica squadra di Gasperini, che modella l’assetto in base alla sua posizione: da ala destra a mezzala, da centrocampista puro a trequartista mascherato, con il modulo che, di conseguenza, accarezza ogni sfumatura tra il 3­-4­-3 e il 3-­5-­2. Era un apolide, ora è un jolly. Quest’anno ha giocato sempre e non è una novità. Il cambiamento, semmai, sta nel suo rendimento, che sta dando ragione a tutti quelli che –nonostante qualche mugugno del pubblico – hanno sempre creduto in lui, da Percassi (che nel 2015 aveva spinto per il suo acquisto) alla società, fino agli allenatori: Reja aveva intuito le sue qualità, Gasperini ha saputo esaltarle. Il risultato è un giocatore eclettico, ago della bilancia e all’occorrenza bomber (3 gol: è già record): all’altra, qualcosa è cambiato, anzi tantissimo. LOW PROFILE Kurtic, però, ha sempre mantenuto il low profile, come se tutto, anche oggi, fosse uguale a ieri: «Non sono cambiato: in alcuni momenti le cose riescono meglio, in altri peggio. Ora sta girando tutto bene, per me e per la squadra»,ha ribadito ieri, parlando sottovoce, dalla pancia dell’Atalanta Store, dove è intervenuto per il rendez­vous giocatore ­tifosi del mercoledì. Troppo sobrio per sentirsi speciale o per cavalcare l’ebbrezza dei sogni: «È presto per dire se sia la mia migliore stagione – riflette lo sloveno –. Mi piacerebbe segnare altri gol, ma ciò che conta è la squadra: l’anno scorso ci eravamo sentiti grandi all’inizio, ma poi siamo incappati in un lungo periodo senza vittorie. Il segreto dell’Atalanta non è il mio ruolo, ma il gruppo, che segue il mister e mantiene l’atteggiamento giusto. L’Europa? I tifosi possono sognare, se vogliono, ma noi dobbiamo concentrarci solo sulla salvezza. Ad altre cose, se proprio, penseremo alla 37a giornata: ora la testa è sulla Roma, che è un’avversaria tosta, propone un bel calcio e sta vivendo un ottimo momento » . L’unico momento in cui Kurtic alza la voce è per una prova di fedeltà: «A Bergamo sto benissimo: società e tifosi mi fanno sentire apprezzato e li voglio ripagare con i fatti. Se l’Atalanta mi offrisse un contratto a vita, lo accetterei subito. Firmato JK, Jasmin Kurtic, l’uomo della metamorfosi, che ora sta provando a cambiare anche la storia: sua e dell’Atalanta.”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio