“Il bello di Belotti deve ancora venire. E dire che il centravanti del Torino ha già fatto tanto, se non tantissimo. Contro la Germania solo un palo l’ha fermato, ma ha ugualmente strappato i complimenti degli stessi avversari. E la sua ascesa è ormai un caso internazionale. Così il club di Urbano Cairo cavalca l’onda e rilancia, con all’orizzonte una blindatura da record. IL FEELING Tutto avviene in maniera naturale, in un clima di fiducia reciproca, nato già nell’estate 2015. Così si è instaurato un rapporto invidiabile. Anche perché Belotti ha apprezzato subito le attenzioni granata. Vale la pena, allora, ricostruire quei frangenti. Quando Zamparini comunica a Sergio Lancini (agente del giocatore) l’intenzione di metterlo in vendita, con l’ennesima intuizione il primo a farsi avanti è il d.s. del Toro Gianluca Petrachi, convincendo Ventura ad abbandonare l’idea Defrel. Nasce un’asta con l’Atalanta e il Sassuolo, ma alla fine il Toro ha la meglio per 8 milioni. Anche perché il Gallo vota per questa soluzione. L’ASCESA Al suo arrivo il centravanti bergamasco sottoscrive un contratto quinquennale con uno stipendio base di 800mila euro, ma concordauna serie di bonus ambiziosi. Così a fine stagione il suo stipendio sale a 900mila euro netti grazie ai 12 gol segnati: guarda caso l’obiettivo legato a questo aumento. E ora Andrea ha in tasca il salto a un milione, visto che aveva preventivato un altro step da 100mila euro per l’approdo in Nazionale. Ma l’asticella è sempre più alta. Il prossimo bonus è a quota 15 reti (finora ne ha segnate 8), e in caldo c’è anche il premio per un posto in Europa (come per tutta la squadra). Insomma Belotti non si tira indietro e questa sua mentalità piace al patron granata che non perde occasione per coccolarlo. APPUNTAMENTO Nei giorni scorsi l’attaccante e il suo rappresentante hanno avuto un’altra buona notizia: a breve la società vuol ragionare su un nuovo contratto. L’intenzione è di portare il suo ingaggio al livello di Ljajic, il granata più pagato con 1,5 milioni netti. Il salto retributivo è sostanzioso, a conferma che Cairo punta su un’ulteriore crescita del suo gioiello più in vista. La mossa farà contento l’interessato, ma è anche un messaggio al mercato. QUOTAZIONE In questi mesi il valore del cartellino di Belotti è cresciuto in maniera esponenziale. In estate alla porta torinista hanno bussato prima il Leicester – Ranieri lo aveva scelto come erede di Vardy (ma poi il goleador delle Foxes ha rinnovato) – poi il West Ham prima di chiudere per Zaza, ma l’offerta più ricca è arrivata in extremis dall’Arsenal: 35 milioni di euro. A quel punto, però, non c’erano i tempi per intavolare un discorso con Wenger senza correre il rischio di indebolire la squadra di Mihajlovic. LA CLAUSOLA Ultimamente si sprecano gli osservatori per il Gallo. In Premier l’interesse è vivo: anche il Manchester United s’è fatto sotto. Eppure il Torino non cade in tentazione. Attorno al suo centravanti Cairo vuol cementare le ambizioni europee. Ecco perché ora dà tranquillità al giocatore, considerandolo un numero uno. Allo stesso tempo, però, sta valutando la prospettiva di legare il rinnovo ad una clausola importante, valida solo per l’estero. Di sicuro superiore agli attuali 50 milioni di valutazione. La cifra (a salire) verrà individuata più avanti. Di sicuro la società granata intende chiudere le porte al mercato italiano: i gol di Belotti in Italia devono essere solo per il Toro che punta a crescere. Se proprio dovesse essere sacrificato sarebbe solo per un’offerta irrinunciabile da un top club europeo.”. Questo quanto si legge su “La Gazzetta dello Sport”.