“Dietro la Bergheimer Straße, i tedeschi trascorrono il sabato al mercatino dell’usato. Italia e Francia, invece, si danno il cambio a ping pong. I cartelli con le foto di Kroos e Özil ricordano che c’è l’Europeo: giovanissimi all’epoca dello scatto, ma eliminati dall’Euro dei grandi dalla doppietta di Griezmann, protagonista con Lacazette e Bakambu dell’ultimo successo dell’Under 19 francese, nel 2010. Sei anni dopo, per l’Italia, fermare Augustin e Mbappé (10 gol in due) sarebbe mezza vittoria. Il primo è stato appena promosso nella prima squadra del Psg; il secondo, un ‘98, è diventato il più giovane marcatore della storia del Monaco, battendo il record di Henry. SOLO COPPA ITALIA Noi proveremo a difenderci con gli ex Primavera, i prestiti, gli esordienti di fine stagione e i fortunati ad aver messo da parte 15 presenze in B, come il terzino Vitturini (Pescara) o il centrocampista Barella (tra Cagliari e Como). Perché se stasera a Sinsheim (città di 35mila abitanti, stadio da 30mila, la casa dell’Hoffenheim) ci sarà una differenza, sarà di esperienza. Vanoli le ha contate: «195». Le presenze tra Ligue 1 e 2 dei francesi negli ultimi due anni. L’Italia si affiderà alle parate di Alex Meret, due partite in Coppa Italia con l’Udinese, nessuna in Serie A, tra pochi giorni alla Spal; la Francia, a quelle di Paul Bernardoni, 21 presenze tra Troyes e Bordeaux. «Ci vorrebbe più coraggio a lanciare i giovani italiani — dice Meret —, perché non siamo arrivati qua per caso». NIENTE DERBY Dal Friuli arriveranno dieci tifosi di Alex, compresa la fidanzata Francesca, figlia di Alessandro Calori. Ma di aerei pieni di famiglie ne partiranno da tutta Italia. Da Milano, per Federico Dimarco e Manuel Locatelli: tanti derby giovanili, per quest’anno non se ne parlerà, visto che il terzinogoleador è già stato prestato all’Empoli. «Con questi risultati, vogliamo dimostrare di essere pronti», assicura Locatelli, che se facesse a Montella la stessa impressione di Berlusconi avrebbe svoltato. Di Federico e Manuel sono stati gli unici gol dell’Italia in Germania: si andasse oltre i supplementari, sarebbero rigoristi. «Vorrei tirare l’ultimo», confessa Dimarco, che non si è stufato di essere decisivo. JUVENTINI ED EX In tribuna ci saranno Tavecchio e Di Biagio; Ventura ha mandato il suo augurio. «Questo cammino dimostra che si può e si deve puntare sui giovani italiani». Belle parole, in attesa del supporto dei fatti. Andrea Favilli ha esordito in A con la Juve, che non lo ha riscattato (è tornato al Livorno, aspettando il mercato): «Ma non sono qui per la vetrina, vorrei solo diventare campione d’Europa». Vedendo alzare il trofeo a Filippo Romagna, capitano dell’Italia e della Juve Primavera, che con Bonucci, Barzagli e Chiellini ci fa solo le partitelle: «Nei settori giovanili il talento c’è, la voglia di rischiare un po’ meno». Tradotto: cambiare le cose, senza aspettare la coppa al cielo”. Questo è quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.