L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha analizzato la situazione relativa ad Euro 2020, che se andrà avanti l’emergenza Coronavirus rischierebbe di giocarsi a porte chiuse o addirittura di essere rinviato. Ma di ciò, l’Uefa non vuole al momento sentire ragioni: «Pensiamo che si giocherà a giugno, allo stato non esistono altre ipotesi», dicono da Nyon. “Da un lato – scrive la rosea – il calendario internazionale intasato, per cui recuperare anche un solo turno è un grosso guaio (infatti la Coppa Italia è al momento sospesa, aspettando le italiane in Europa). Dall’altro, la diffusione imprevedibile del virus. Se un giocatore —uno soltanto — di un club di Champions fosse contagiato, come impedire una quarantena della squadra? E quindi lo spostamento delle partite del campionato? E quindi l’impossibilità di giocare la Champions? […] Qui si può ragionevolmente immaginare che un vaccino arrivi entro un anno, così si dice, e che intanto molte attività umane, sport compreso, debbano adattarsi. Parliamo di calcio internazionale, non entriamo nel merito dei campionati nazionali. Il calendario è stracolmo da qui a novembre 2022, data (non ortodossa) del Mondiale al caldo del Qatar: non facile trovare uno spazio libero. […]”.