“Un cittadino inglese di cinquanta anni preso a bastonate da un gruppo di russi sta lottando tra la vita e la morte all’ospedale De la Timone di Marsiglia: ha avuto un arresto cardiaco, lo hanno salvato con il massaggio al cuore. Altri tre, almeno due di nazionalità britannica, sono ricoverati in condizioni serie. Decine di feriti, tra i quali tre poliziotti. Il sangue che ha bagnato le strade del Vieux Port. Tavolini rotti, sedie sfasciate, una marea di bottiglie sull’asfalto, il suono ininterrotto delle sirene. L’ultimo giorno di settantadue ore di follia è stato un inferno: Inghilterra-Russia sarà ricordata come una delle peggiori partite del calcio europeo. È stato un «tutto contro tutti». Marsigliesi e figli di immigrati contro gli hooligan, per vendicare i disordini di Inghilterra-Tunisia del Mondiale 1998. Inglesi contro russi. Francesi contro la polizia. Russi e francesi contro gli inglesi. Persino ultrà del Marsiglia uniti con gli storici rivali del Psg. Una follia con il pretesto del calcio. Una città consegnata ad orde di barbari: tra i 70 mila e i 100 mila tifosi, secondo le stime delle autorità. E i social, nuova frontiera della comunicazione, che attraverso twitter hanno mostrato al mondo che l’hooliganismo, di ogni bandiera e religione, non è morto”.
GUERRIGLIA “Quanto è accaduto non è riconducibile alle solite cronache della violenza del tifo. Qui a Marsiglia è stato compiuto un salto di qualità. Quando trentamila tifosi inglesi prendono possesso di una città e hanno campo libero per impadronirsi di bar, pub e ristoranti, la situazione diventa ingovernabile. L’alcol completa l’opera. Poi c’è il resto: i raid punitivi compiuti dai marsigliesi, con il contributo consistente degli ultrà dell’Olympique Marsiglia. Le tattiche di guerriglia urbana che si sono protratte per settantadue ore. E come nei migliori film, sono arrivati non gli americani, ma i russi, armati di coltelli. La notte tra venerdì e sabato è stata un incubo. Dalle 23.30 all’1 abbondante, l’area del Vieux Port è stata teatro delle scorrerie dei marsigliesi che, con spray urticanti e lanci di bottiglie, hanno aggredito gli inglesi. La reazione è stata pari all’offesa. La polizia, schierata in assetto di guerra, mille uomini in totale, ha caricato più volte, mentre la piazza del porto era un cumulo di macerie. Bollettino: un ferito, sette arresti”.
IL PEGGIO “Dopo la tregua delle prime ore del mattino, il Vieux Port è stato di nuovo presidiato dagli inglesi. L’Irish Pub e il Victoria Pub sono stati il punto di raccolta degli hooligan. La birra offerta all’aperto sulla spillatrice ha alzato il tasso alcolico già prima di mezzogiorno. Dopo pranzo, con la calata dei russi verso il porto, è scoppiato l’inferno. Qui le versioni di quanto è accaduto sono discordanti. Gli inglesi sostengono di essere stati aggrediti dai russi, ai quali si sarebbero uniti in un’improvvisata alleanza i marsigliesi. La polizia, costretta ad usare i cannoni ad acqua, parla di lancio di bottiglie da parte degli hooligan. Sono stati attacchi ad ondate, in perfetto manuale di guerriglia. Botte da orbi per strada, sulle scale, dove si è consumata una delle scene rilanciate attraverso Twitter: un hooligan colpito con forza alla testa da una sedia, mentre stava per aggredire un altro tifoso. L’uomo è caduto in modo rovinoso, rotolando tra i gradini. Ma la scena peggiore in assoluto della giornata è stata quella di un uomo inerme, svenuto, preso a calci dai teppisti. È l’inglese salvato con il massaggio cardiaco e ricoverato in ospedale in fin di vita. Un amico accusa: «Non stava facendo assolutamente nulla. È stato aggredito e quando è crollato a terra è stato colpito più volte da russi e francesi. Le forze di polizia solo a questo punto sono intervenute». Ora è allo studio la proposta di vietare la vendita di bevande alcoliche nei giorni delle partite, nelle città in cui si gioca. E perfino il divieto di trasferta ai tifosi senza biglietto. Una donna, Louis McMahon, ha descritto l’aggressione di uno dei due feriti in condizione serie: «È un ragazzo di 30 anni circa, preso a calci e pugni da 5 o 6 tifosi russi». Poco prima del match, altri attimi di tensione attorno allo stadio. Poi la gara, con una coda di scontri alimentata dal gol finale dei russi. Il momento più drammatico quando i russi, incappucciati e con bombe carta, hanno tentato di attaccare gli inglesi, tra i quali donne e bambini, e qualcuno ha cercato di scappare fuggendo in campo. Il deflusso è stato regolato dalle forze dell’ordine e migliaia di persone hanno atteso prima di lasciare l’area del Velodrome. Ma, nonostante queste misure, il caos è continuato, prima di un’altra notte di paura”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.