Gazzetta dello Sport: “Euro 2016: allarme attentati e caos scioperi. Parigi si difende, Stade de France sorvegliato per la gara d’esordio”

“Alla minaccia di nuovi attentati, la Francia risponde con grandi numeri, per garantire sicurezza e cercare di far vivere ai tifosi un Europeo meno angosciante. E ridurre al minimo i rischi di un attacco sanguinario come quello del 13 novembre, che avrebbe un impatto devastante, amplificato dalla visibilità dell’evento Uefa. Così a Saint Denis, per la gara di inaugurazione allo Stade de France, come a Parigi ai piedi della Tour Eiffel, dove ieri sera ha aperto la fan zone della capitale, sono dispiegati migliaia di poliziotti, gendarmi e steward. Un dispositivo supportato da un efficace sistema di videosorveglianza, cani anti­esplosivo, droni e tiratori scelti. Insomma nulla è lasciato al caso, nei limiti del possibile. O dell’immaginabile, visto che nessuno, sette mesi fa, pensava ad un assalto kamikaze a bar e ristoranti della capitale, a una sala concerti e allo stadio dove stasera si apre l’Europeo. Con il presidente Hollande di nuovo in tribuna d’onore. Ma al di là degli attentati, magari c’è il rischio di rimanere a piedi per via degli scioperi. FILTRI Per arrivare allo Stade de France bisognerà muoversi quindi in anticipo per evitare di ritrovarsi nella ressa, come il 21 maggio in occasione della finale di coppa di Francia. Meglio arrivare almeno tre ore prima del fischio d’inizio. Prima di accomodarsi al proprio posto, ogni spettatore deve superare un triplo controllo. Il primo, a uno degli otto punti di prefiltraggio, per sottoporsi a una rapida perquisizione da parte di steward formati e autorizzati dopo aver superato un esame di certificazione e i controlli dei servizi su precedenti o tendenze estremiste. In tutto, l’Uefa ne schiera un migliaio a partita. A questo primo livello si cercano armi, oggetti considerati pericolosi, esplosivi. Al secondo punto di filtraggio, in prossimità dei sei punti di accesso, si verifica la validità del biglietto. Ma gli agenti potranno intervenire a campione per controllare documenti ed effettuare altre perquisizioni. Tra la folla, cani addestrati a fiutare ogni tipo di esplosivo, incluso il TATP, utilizzato dai terroristi il 13 novembre. Infine, e solo per lo Stade de France, un ultimo check, con una perquisizione più accurata, dopo i tornelli. DRONI Tutto lo Stade de France, passato da metà maggio sotto gestione dell’Uefa, ieri è stato sottoposto a ulteriori controlli, fin nei parcheggi, da parte degli artificieri. Ispezionate anche auto e autobus parcheggiate nei dintorni. In tutto, mobilitati circa 1.200 tra poliziotti e gendarmi, inclusi tiratori scelti sui tetti. Previsto pure un sistema antidroni, con droni della polizia. E rimangono in allerta i reparti d’élite. Preoccupano comunque gli scioperi dei mezzi di trasporto che potrebbero creare forti disagi, quanto i netturbini: in città iniziano ad accumularsi rifiuti, poco chic per il turismo. Lo stesso presidente François Hollande ha invitato i sindacati a dimostrare di saper essere responsabili, mentre il Premier Manuel Valls minaccia di requisire i treni. BAR Sotto la Tour Eiffel, la prefettura di Parigi ha deciso in extremis di inviare altri 3.500 agenti, metà dei quali usciti da poco dall’accademia, per rendere più sicura la fan zone da 16 milioni di euro, poco apprezzata dal vicinato, accessibile ai 92mila tifosi attesi quotidianamente da 16 punti gestiti dai circa 500 steward, e da altri sei gestiti dal migliaio di agenti di polizia. Tutta la zona è monitorata anche con un sistema di videosorveglianza. Il comune ha chiesto ai gestori di bar e ristoranti di segnalare le serate organizzate per seguire le partite. Vietati gli schermi giganti all’aperto che attirerebbero tifosi senza protezione”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.