L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul mese di febbraio e le gare che attendono il Palermo.
Quattro partite per sapere che Palermo è venuto fuori dal mercato, per capire se la squadra di Corini già quest’anno potrà inserirsi nella lotta per la serie A. I presupposti ci sono tutti, i colpi di gennaio hanno rilanciato le ambizioni dei tifosi rosanero, ma spetta al campo l’ultima parola, a cominciare dalla sfida con la Reggina di domani pomeriggio. Quella contro i calabresi sarà la prima sfida di un filotto “terribile” che servirà a misurare le potenzialità del rinnovato Palermo.
Dopo la Reggina, la squadra di Corini è attesa dalla trasferta di Genova, quindi riceverà la capolista Frosinone e per chiudere andrà a Bolzano per affrontare la rivelazione del campionato, il Sudtirol. Quattro sfide, una di seguito all’altra, contro la prime quattro della classifica. Rinaudo e Bigon hanno fatto la loro parte, ora tocca a Corini tradurre in risultati gli sforzi della società.
Certo, non sarà semplice nè automatico inserire subito gli ultimi arrivati e continuare a scalare posizioni di classifica. Servirà pazienza per creare nuovi equilibri, ma la strada è segnata. Anche i giocatori lo hanno capito: per tornare grandi, serve una rosa di qualità, un gruppo compatto e ricambi affidabili. La Reggina rappresenta un ottimo test post mercato. Finora in casa la squadra di Corini non ha mai tradito con le big: al Barbera sono cadute nell’ordine Genoa, Parma, Cagliari e Bari. L’obiettivo adesso è mettere sotto anche la formazione di Pippo Inzaghi.