Gazzetta dello Sport: “Emozioni ma zero gol. Il Palermo butta via un rigore. Il Bari si salva anche in 9”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul pareggio del Palermo contro il Bari.

Si fa presto a dire open day. Una festa inaugurale? Solo nella cerimonia. Poi Bari-Palermo è stata partita vera, verissima, finita senza gol ma con mille emozioni e polemiche, una sfilza di cartellini (due rossi) e tensioni da playoff. Altroché calcio d’estate, altroché vetrina. Una sfida inaugurale che ha avuto nella squadra di Mignani la vincitrice morale per aver giocato a lungo in nove contro undici: Corini, se vuole vincere il campionato come il mercato gli impone, non può permettersi di lasciare per strada punti così pesanti. A 68 giorni di distanza dalla beffa con il Cagliari, che al 94’ trovò il gol della Serie A, il Bari ha rivisto i fantasmi quando al 100’ Brunori l’ha messa dentro: stavolta però la Var ha negato la rete per un fuorigioco dell’attaccante e il San Nicola ha esultato come per una vittoria. Sommergendo di fischi Maresca: stavolta uno dei migliori arbitri italiani ha steccato, soprattutto sul primo rosso. Ma andiamo per ordine.

Bari, che sprint Nel primo tempo è piaciuto il calcio d’attacco del Bari. Il nuovo tridente (nel giorno del saluto di Cheddira, andato a Frosinone via Napoli) ha già un’ottima intesa, peccato che Diaw sia dovuto uscire presto per un problema muscolare. Sibilli fin quando ha retto ha regalato belle giocate (gol sfiorato al 13’), Nasti sembra un veterano e ha messo in difficoltà il Palermo (Pigliacelli di piede gli ha detto no al 9’), tuttavia Scheidler non si è rivelato ancora all’altezza e Menez non ha avuto la possibilità di dimostrare il suo estro. L’unico pericolo è stato causato da… Brenno, troppo sicuro su un tiro dal distanza di Vasic: la palla gli è sfuggita ma è finita sul palo.

Il nuovo portiere brasiliano però s’è riscattato subito su Ceccaroni e nella ripresa non ha più sbagliato nulla: non dovrebbe far rimpiangere Caprile. Clamoroso l’errore di Maita, che dal dischetto di piatto ha fallito un gol fatto: il centrocampista fresco di rinnovo è stato protagonista in negativo al 5’ della ripresa, quando è stato espulso dopo un contrasto con Vasic. Inizialmente Maresca aveva estratto il giallo, ma poi al monitor il direttore di gara s’è corretto estraendo un cartellino rosso apparso esagerato che ha cambiato la partita. E quando al 18’ Di Cesare ha trattenuto in area Brunori (rigore netto, ma visto solo dalla Var per fortuna del direttore di gara) è arrivato il secondo giallo per il capitano, che ha lasciato il Bari in 9. E stanco, ma non abbastanza da cedere al Palermo.

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Redazione Ilovepalermocalcio