“Davanti c’è il Totem, l’uomo senza il quale il Palermo non vince. Ma Ilija Nestorovski, in teoria, non è solo. Dietro di lui, c’è un plotone di attaccanti che se ce ne fossero stati la metà la scorsa stagione probabilmente i rosanero si sarebbero salvati. Oltre ai 9 gol del macedone, però, dal reparto avanzato sono arrivate solo 4 reti. Con una marcatura a testa ci sono Trajkovski, Coronado, La Gumina ed Embalo. Avendo capito che dall’altra metà della Macedonia che abita in rosanero, dopo due stagioni incolore, non si può pretendere di più e che Coronado agisce più in zona fantasia che da attaccante, c’è un gruppo di uomini d’area che potrebbe fornire un contributo maggiore. Perché oltre al palermitano e al giocatore della Guinea Bissau, c’è anche Monachello. Pure Nestorovski ha ammesso proprio alla Gazzetta che vivere unicamente dei suoi gol è un’anomalia. Tedino che è stato bravo a dare un’anima e un equilibrio alla squadra, potrà limare quest’ultimo aspetto. Per andare in A servono anche i gol degli altri. GERARCHIE Oltre alle indicazioni degli allenamenti, servono anche quelle che derivano dai minuti giocati. Finora gli attaccanti più utilizzati, dopo Nestogol, sono Trajkovski ed Embalo: stesso numero di presenze, 10, e di minutaggio, 417’. Il primo ha perso terreno e ora è visto più come un’alternativa a Coronado, Embalo, invece, ha guadagnato posizioni ma per l’allenatore è più un grimaldello per cambiare l’inerzia della partita, una funzione che però ha prodotto risultati soltanto con il gol a Carpi. La Gumina è visto come l’alter ego di Nestorovski, ha giocato le tre gare da titolare quando il macedone è mancato per gli impegni con la nazionale e quando è stato squalificato, più altre tre volte subentrando per un totale di 6 presenze e di 265’ conditi dalla rete segnata contro il Parma. E poi c’è Monachello, fermato da un infortunio, subito dopo il suo arrivo, e da qualche settimana in forma ottimale. Per lui solo 2 scampoli di gara per un totale di 19’. […]”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.