“Il passato contro, un passato che non gli ha mai dato possibilità concrete. Emanuele Terranova, oggi, giocherà contro i colori della sua giovinezza. Il difensore, nato a Mazara del Vallo, arrivò nel 2005 alla Primavera del Palermo che lo prelevò dal Campobello in Eccellenza. Due buone stagioni con i babyrosanero, poi un giro di prestiti in Serie B per trovare una continuità di rendimento in ottica di un ritorno alla casa madre che, di fatto, non avvenne. Dopo un campionato vinto con il Lecce e l’approdo in A, venne girato nuovamente in B al Frosinone, alla quadra di cui è tonato a vestire la maglia dalla scorsa stagione. Il Palermo di allora, infarcito di vip, decise di privarsene cedendolo a titolo definitivo al Sassuolo con cui conquistò per la seconda volta la Serie A nella quale finalmente debutta. ANNI NEROVERDI Quattro stagioni e mezza con i neroverdi nelle quali riesce a ritagliarsi diversi spazi da titolare, anche se due rotture al crociato del ginocchio ne pregiudicano il rendimento. L’ultima, in qualche modo, coincise con la possibilità di un ritorno al Palermo. Era il gennaio 2015, la formazione di Iachini cercava un difensore, l’allora d.s. Baccin provò a riportare Terranova in Sicilia, anche per i trascorsi. L’infortunio di Antei bloccò un suo possibile trasferimento, ma a chiusura di mercato, l’1 febbraio, si ruppe il crociato. Evidentemente non era destino. Il difensore, forse, vivrà la sfida di oggi con un piglio particolare, pensando a quello che sarebbe potuto essere e non è stato. A 30 anni è diventato un giocatore esperto, soprattutto in Serie B e la sua particolare predisposizione al gol non rasserenerà la la difesa rosanero. In carriera ne ha già segnati 21 in B, di cui 11 in una sola stagione: ne ha conservato uno anche per il Palermo?”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.