Gazzetta dello Sport: “Ecco la nuova B. Torna il derby di Sicilia?” (FOTO)

“Destino crudele, la notizia diventa ufficiale proprio mentre la squadra scende in campo allo Stirpe di Frosinone per giocare l’amichevole con la Roma. Con quale peso nel cuore, è facile immaginarlo. Due ore strazianti: i giocatori lottano fino al fischio finale, strappando il pareggio in lacrime. Il tecnico Marcolini racconta: «Affrontiamo questo momento da uomini, nessuno ha fatto un passo indietro». Ma l’Avellino scompare dal calcio professionistico. Almeno per il momento. Il presidente Vito Taccone è furente: «Ci lasciano fuori per un vizio formale, faremo ricorso al Collegio di garanzia del Coni e lo vinceremo al 100%». I MOTIVI DELL’ESCLUSIONE Può darsi, ma il «vizio» cui accenna Taccone in realtà è un elemento preciso che la Figc pone tra le condizioni per accettare la fideiussione da 800mila euro necessaria a ottenere l’iscrizione nel campionato di B: il rating della società che emette le garanzie assicurative, cioè il valore che esprime l’affidabilità di un’impresa, e più precisamente la sua capacità di ripagare un prestito in un determinato periodo di tempo. Senza rating, non ci si può fidare. La compagnia romena Onix Asigurari, in cui è incappata anche il Bari di Giancaspro, ne era sprovvista. Taccone grida allo scandalo – «In Europa il rating non si richiede più, basta l’indice di solvibilità» –, ma sapeva anche lui che con queste garanzie avrebbe fatto un buco nell’acqua. Non è un caso che negli ultimi giorni, perfino per tutta la giornata di ieri, abbia provato in ogni modo a sostituire la fideiussione romena con una seconda – contestabile anche quella, poiché emessa dalla Finworld, appena inibita a operare da Bankitalia – e una terza, fornita dalla Groupama. Una rincorsa inutile, perché la documentazione integrativa, come spiegato nel comunicato firmato da Fabbricini ieri sera, è arrivata «oltre il termine perentorio delle 19 del 16 luglio», dunque, «non può essere presa in considerazione». ORA  È BAGARRE Come annunciato, la fine dell’Avellino segue quelle altrettanto tristi (e preoccupanti) di Bari e Cesena, che il ricorso non lo hanno proprio presentato. Troppe carenze da ripianare. I tre posti vacanti saranno assegnati ai ripescaggi, aperti fino al 27 luglio. Il punteggio si calcola in base a tre parametri: ultimo piazzamento, tradizione sportiva, media spettatori. Non c’ è ancora una graduatoria ufficiale, la Figc si è impegnata a stilarla ma solo dopo aver ricevuto le domande. Quella ufficiosa vede Catania e Novara in prima fila, riammesse in gara dopo il ricorso vinto dai piemontesi, distanziate di pochi punti decimali. Siena al terzo posto, e a seguire Ternana prima delle eventuali escluse. Con toscani e umbri, ovviamente, che promettono di ricorrere in ogni grado di giudizio se il 31 luglio, quando arriverà la comunicazione finale del commissario Fabbricini, si ritroveranno in Serie C”. Questo quanto scritto da “La Gazzetta dello Sport”. Di seguito una foto con la probabile nuova serie B:

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