Gazzetta dello Sport: “Ecco come nasce l’idea Schelotto…”

“A Palermo si cambia ancora, ma questa volta Maurizio Zamparini non prende un allenatore, ma ben due. Oltre a Fabio Viviani, già collaboratore di Iachini, arriva Guillermo Barros Schelotto, tecnico argentino, sino allo scorso novembre sulla panchina del Lanus. La doppia scelta si spiega così: Schelotto sarebbe stato il tecnico del Palermo dal prossimo giugno, ma visti i fatti che hanno portato alla spaccatura della squadra con Ballardini andata in scena a Verona, il presidente ha deciso di anticipare i tempi e chiamare subito Schelotto, il quale verrà coadiuvato da Viviani che conosce bene la squadra. In realtà, in un primo momento sembrava che la scelta dovesse ricadere esclusivamente su quest’ultimo. Col passare delle ore il presidente ha maturato la nuova decisione. NECESSARIO La lite con Sorrentino e l’autogestione del Palermo al Bentegodi, col benestare del patron friulano, avevano decretato la fine della seconda avventura di Ballardini in rosanero. «Dopo la vittoria a Verona, i fatti accaduti prima del match di domenica e le cose dette da Sorrentino nel post gara, ho dovuto passare una nottata in bianco per capire che soluzioni trovare – spiega il presidente in videoconferenza – Si dice che le disgrazie non vengono mai per nuocere, perché la squadra ha dimostrato senza un allenatore operativo di saper fare risultato, anche se gli dei ci hanno aiutato. Tre mesi fa è venuto in Friuli a casa mia un importante allenatore argentino al quale avevo parlato di un progetto nuovo per l’anno prossimo, per competere per le coppe. Avevamo raggiunto un accordo per giugno. Visto quello che è successo, l’ho chiamato e lui mi ha dato sua disponibilità. In più abbiamo Viviani che conosce già la squadra e farà da trait d’union tra lui e il Palermo. L’ambizione di Schelotto è di lavorare nel calcio europeo: ha rinunciato alla nazionale paraguaiana, dove avrebbe guadagnato il doppio, e sa che qualche anno con il Palermo lo formerà per i grandi club a cui ambisce. Ha entusiasmo ed esperienza di livello ed è stato anche un grande giocatore (il terzo più titolato in Argentina). Viviani sarà il suo vice. Per ora si trova all’estero, arriverà nei prossimi giorni». A Marassi, contro il Genoa, sarà il tecnico toscano a guidare la squadra ed è probabile che Schelotto sarà già in tribuna. A Zamparini lo ha consigliato l’agente Fifa Vlado Lemic: con il Lanus ha conquistato una Copa Sudamericana. IACHINI E BALLARDINI La scelta di El Mellizo (il gemello: anche il fratello Gustavo era calciatore) per il numero uno rosanero non rappresenta un rischio in chiave salvezza. «Non lo è perché ho Viviani: ho già parlato con Sorrentino e Vazquez, che lo conosce, e siamo d’accordo. Sarebbe stato pericoloso restare così. Ballardini? Si è autoesonerato, perché ha perso la stima dei giocatori. Perché non ho richiamato Iachini? Deve tornare sulla terra, col Palermo è volato troppo in cielo, sono stato io a dirgli che è meglio che resti dov’è. Lui non condivide alcuni miei pensieri così come io non condivido i suoi: ha perso la dimensione quando ha pensato di essere lui l’artefice di questo Palermo. Se la squadra va bene o va male è merito o colpa di tutta la società. Penso che faremo la rescissione così come con Ballardini. Tutti e due vedevano ombre e fantasmi». IO NE CAPISCO Le divergenze di vedute sul mercato hanno fatto la differenza. «Il mercato lo faccio io, perché ne capisco. Ho già preso il nuovo Cavani, vedrete chi è Balogh. L’ho pagato 5 milioni più bonus, poi stiamo prendendo un buon centrale difensivo per l’anno prossimo. Uno arriverà adesso, Cionek del Modena (che ha ufficializzato la trattativa, ndr), e prenderemo anche un centrocampista. Augustinsson? Ci proveremo, ma se alzano così il prezzo diventa difficile. In porta ho ripreso Posavec, era in prestito in Croazia»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.