Gazzetta dello Sport: “È un altro Palermo con mastro Tedino. Da Chochev fino a Struna, tutti trasformati dal tecnico-artigiano”

“È nuovo primato che sa di restaurazione. Un’opera forgiata dalle mani di Bruno Tedino, che come un artigiano di bottega ha lavorato su una struttura quasi fatiscente rimettendola in piedi con un impianto solido. Non era scontato che il Palermo ritrovasse un’identità così velocemente dopo gli scossoni degli ultimi due anni, fatti di esoneri e ribaltoni alle scrivanie. Guardando i nomi c’era da pensare che in B avrebbero fatto comunque la differenza, ma c’erano anche macerie da raccogliere. Puntare sullo zoccolo che aveva fallito poteva essere un rischio, soprattutto per un esordiente. Il tecnico, insieme alla società, si è rimboccato le maniche e ha usato olio di gomito nel gestire i mal di pancia estivi di chi avrebbe voluto cambiare aria. Poi ha lavorato sulla testa e sul potenziale di alcuni giocatori che da fantasmi, la scorsa stagione, sono tornati vivi. Elementi che compongono l’ossatura della squadra. Un lavoro fatto di confronti verbali, perché è sul dialogo che il Palermo è rinato. Tedino parla molto coi giocatori, li ascolta, li incoraggia, li scuote e su molti colloqui è stata costruita la squadra ora in vetta. CONTRATTO Con Nestorovski è stato un discorso legato al mercato, se non fosse stato necessario immolarlo sull’altare delle plusvalenze, il macedone era già pronto a ripartire dal basso per saldare il debito dopo la retrocessione con la fascia di capitano al braccio. Atteggiamento che gli è valso proprio ieri il prolungamento del contratto fino al 2021. La risposta del macedone finora è stata notevole con 9 gol e 2 assist. Rispoli, che in un primo momento ambiva a restare in A, dopo la chiusura del mercatoha sentito la fiducia piena della società ed el tecnico. Ha stentato nelle prime partite, ma ora ripartito come un razzo in un contesto tattico definito in cui fa la differenza. Ma i risultati più incredibili Tedino li sta ottenendo dai giocatori più invisi alla piazza, quelli col morale sotto i tacchi dopo stagioni di fischi e critiche. RINASCITA Chochev è l’esempio più eclatante. Andato disperso nelle ultime due stagioni, si è reimposto come uno dei più determinanti, con 2 gol e 2 assist. Il tecnico ha smussato la sua timidezza mettendolo al centro del gioco, sfruttando le sue doti d’incursore e rifinitore aggiunto che vede la porta. Gli ha fatto capire che aveva qualità che nemmeno lui sapeva di avere. Anche Jajalo sta recuperando dopo due anni orribili. TRASFORMATO Chi ha subìto una vera e propria metamorfosi è Struna, che la scorsa stagione non c’era. Preferì tornare a Carpi dopo un campionato disastroso. Poteva andare via anche lui, il Chievo lo voleva. Zamparini ha fatto muro, Tedino lo ha convinto facendogli capire che da centrale di difesa avrebbe fatto il salto di qualità. E in effetti lo sloveno, in un ruolo alla Bonucci, sta trasformando i fischi in applausi. La trasformazione, però, si sta compiendo perché sono state create le basi attraverso il mercato, con l’arrivo di alternative valide che un anno fa non c’erano. Alzando il livello della concorrenza, gli stimoli sono aumentati. Murawski, Dawidowicz, Szyminski e Gnahoré non hanno più dato una certezza del posto a nessuno. I nazionali se ne sono accorti e hanno iniziato a sgomitare per una maglia migliorando il rendimento. Tedino ha ridato personalità e sicurezza tattica a una squadra che al primo gol incassato spariva. Oggi il Palermo rimonta, vince  ed è tornato primo. L’obiettivo è di restarci”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio