Gazzetta dello Sport: “È tornato il vero Jajalo: «Ho la fiducia di Tedino e voglio la A»”
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” riporta le dichiarazioni della conferenza stampa di ieri con protagonista Mato Jajalo: “Nel giardino di metà campo Tedino sta facendo rifiorire boccioli che sembravano appassiti. A Palermo c’è una strana primavera. In una sola partita, ad Avellino,si è rivisto un gran Eddy Gnahoré, ma chi è tornato prepotentemente sugli scudi è stato Mato Jajalo. L’uomo maggiormente bersagliato dalla critica e dai tifosi dopo due annate deludenti, ma difeso a spada tratta dall’allenatore. Un’iniezione di fiducia che ha portato il centrocampista bosniaco a tirare fuori la migliore prestazione della stagione. Non che non ne avesse prodotto in precedenza, ma non a questo livello.Con una squadra rimasta in 10 si è tolto pure il lusso di fare da uomo assist per Nestorovski. «Ringrazio tutti per i complimenti. Penso che, però, abbiamo fatto solo il nostro lavoro, capita di giocare male a volte, ma abbiamo avuto l’atteggiamento giusto e abbiamo vinto con merito – dice Jajalo . Dopo la sconfitta col Cittadella serviva un segnale da tutti noi, per far vedere di non essere quelli del passato. Dal punto di vista personale, la partita di Avellino è alle spalle. Ora dobbiamo pensare alla prossima. Con Tedino abbiamo già lavorato per cinque mesi: mi dà tanta fiducia, sia come giocatore, che come uomo. Gli devo tanto, più mi trovo qui e più mi sento meglio. Col passare degli anni ho acquisito più esperienza e imparo sempre qualcosa».
DORMO SERENO Il feeling con il tecnico può fare la differenza nell’evoluzione delle sue prestazioni che nel recente passato hanno lasciato molto a desiderare. Il peso delle critiche se lo fa scivolare addosso, anche se finora è stata evidente la differenza del rendimento personale tra le gare in trasferta e quelle in casa dove il peso davanti a un pubblico non troppo tenero aumenta. «Il nostro lavoro è così, anche se sui social ognuno può dire quel che vuole la gente, non mi preoccupo. Dormo tranquillo. Gioco per la squadra, mi impegno sempre, do sempre il 100% e sbaglio, come tutti. Faccio quello che mi dice l’allenatore.Poi, nel mio ruolo, dipende da ogni gara: con l’Avellino non ho giocato solo davanti alla difesa, ma ho anche creato qualcosa. Credo che abbiamo fatto bene anche in casa, non solo in trasferta. Vero, al Barbera dobbiamo crescere: non dobbiamo diventare nervosi se non segniamo dopo 10’ o 15’ o se subiamo gol».
SIAMO DA A Dalle parole di Jajalo si evince una grande voglia di riscatto. «Abbiamo creato un gruppo di ragazzi con pochi elementi rimasti dallo scorso anno, vogliamo dimostrare di essere stati sfortunati nella passata stagione e che con un po’ di fortuna si poteva rimanere in A. Adesso abbiamo la serenità nel lavoro, lo staff tecnico ci dà sempre una mano e continuando così si può fare bene. Il mio futuro? Ho ancora un anno di contratto e non ci penso. Il primo obiettivo è tornare in Serie A»“.