Gazzetta dello Sport: “È il Palermo di Verre. Regia d’autore, già leader tra gol, assist e fantasia”
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma su Valerio Verre e la sua regia d’autore.
La domanda è cosa sarebbe stato se la gastroenterite non lo avesse messo ko con Sudtirol e Ternana. Un interrogativo che resta pensando alle altre due gare da titolare in cui Valerio Verre ha lasciato il segno in modo netto, con un gol e che gol con il Frosinone e un assist al bacio con cui ha Liberato Di Mariano e il suo scavino al danni del portiere del Pisa. Il centrocampista si è preso il Palermo senza esitazioni e con la qualità di chi nelle ultime stagioni ha calcato i campi di Serie A.
Corini gli ha dato le chiavi dell’imprevedibilità che mancava affidandosi alla duttilità che l’ex Samp ha acquisito da diverse stagioni e esibito soprattutto con la maglia blucerchiata e con quella del Verona. Mezzala con licenza di rifinire, ma anche di alzare il ritmo del palleggia, quello con il quale il tecnico rosanero ha imbrigliato il Pisa. soprattutto nel primo tempo di alta scuola sciorinato all’Arena Garibaldi.
Verre, dopo la prima apparizione dal primo minuto a Marassi in cui, sconfitta a parte, è stato tra i più pericolosi, non ci ha messo molto a calarsi nelle nuova dimensione un po’ perché a livello ambientale la piazza più la conosceva, visto che nove anni fa con questa maglia ha conquistato un promozione in Serie A. e poi perché è un giocatore di Serle A prestato alla cadetteria. Corini voleva un centrocampista con queste caratteristiche che alzasse il tasso tecnico della mediana e la società è stata brava ad assicurarsi il sì del romano.