Gazzetta dello Sport: “E’ grande Palermo. Anche in 10 fa tris e ritorna in vetta”
Grande vittoria del Palermo ieri in casa dell’Avellino. Gli uomini di Tedino riscattano la sconfitta con il Cittadella di lunedì scorso e continuano il loro cammino verso la serie A. Di seguito quanto scrive l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”: “Non c’è storia: il Palermo stende l’Avellino permettendogli di centrare la porta solo dopo 81’, per il gol della bandiera. Senza accelerare il Palermo va in vantaggio in scioltezza, si ritrova in 10 per il rosso a Cionek poco prima del riposo ma nella ripresa, dopo avere sofferto un po’, piazza la ripartenza che sbatte giù dal ring Monzon Novellino e i suoi. È 1-3, con le tre mosse di Tedino (Cionek, Gnahorè e Coronado di nuovo titolari) a risultare determinanti, nonostante il difensore brasiliano entri duro (di piatto, quasi a martello) su Castaldo, ben oltre l’area di rigore: un’ingenuità grave, ininfluente solo per la scarsa reazione dell’Avellino costretto a stravolgere l’ottima mediana di Frosinone (Di Tacchio squalificato, Lasik operato) con un Moretti play volenteroso, impreciso, lento, e in attacco un Ardemagni mai incisivo.
CHIAVE Tedino stupisce: ti aspetti un 5-3-1-1 arroccato, basso, ti ritrovi una catena di trasmissione produttiva. Reparti a contatto, manovra ampia, Jajalo che dirige tra difesa e mediana con Chochev-Gnahorè praticamente al fianco di Coronado, Nestorovski un metro avanti, mobilissimo. Il Palermo senza dannarsi – riesce a portare la palla in avanti comodamente, attaccando dai lati, in …massa. Infatti il vantaggio (pallonetto-sombrero beffardo e imparabile per Lezzerini) arriva proprio perché l’ennesimo fraseggio pericoloso porta Chochev in area a scucchiaiare un assist per Nestorovski, ma la palla a mezza altezza è spedita in rete da Molina nel tentativo di spazzare l’area.
SORPRESE Un uomo in più, ma l’Avellino non lo sfrutta: Tedino spalma il 3-4-2, Szyminski nel trio di dietro, esterni più difensivi ma pronti ad allungarsi. Jajalo ordina il pressing fisso su Moretti, le ripartenze migliori partono così, compreso il raddoppio immediato (a Moretti rubano palla, Coronado serve a Gnahorè il tiro del raddoppio). Solo sullo 0-2 l’Avellino si sveglia (passa al 4-4-2) e i siciliani arretrano troppo. Ma l’ennesima ripartenza, innescata da Jajalo che serve in mezzo a Nestorovski l’assist per una rasoiata, chiude i giochi. Resta il tempo per vedere Bidaoui mettere in mezzo un pallone sul quale si avventa Molina per la rete della bandiera. All’uscita Tacconi beccato dai tifosi”.