L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” dedica ampio spazio a Igor Coronado, messosi in luce in Tim Cup contro il Francavilla, per via delle sue giocate e l’assist a Trajkovski. Ecco quanto si legge:
“L’uomo che balla tra le linee porta un po’ di ritardo. Esattamente di un anno. Il feeling tra Igor Coronado e il Palermo risale a 12 mesi fa, quando figurava in cima alla lista della spesa dell’ex d.s. Daniele Faggiano che dopo aver sfiorato la Serie A con lui a Trapani avrebbe voluto regalargliela in rosanero. Zamparini disse di no, non lo ritenne pronto per la massima serie. Quella a cui il patron oggi ambisce con il brasiliano in zona fantasia nello scacchiere di Tedino. Che si sia ricreduto o meno, non è la prima volta che Zamparini prende giocatori suggeriti l’anno prima per la stagione successiva. […]. Coronado è uno dei pochi elementi che la B la conosce bene, in due stagioni al Trapani ha lottato sia per la A che per la salvezza. Alla fine è retrocesso, ma paradossalmente nella stagione peggiore ha dato il meglio di sé sotto il profilo realizzativo: 11 reti contro le 8 del campionato precedente. AMBIZIOSO Segnali di crescita che possono trovare la definitiva consacrazione a Palermo dove Coronado è approdato con l’ambizione di arrivare al calcio che conta. Il chiodo fisso di chi non si accontenta, e di chi lavora per migliorarsi. Venticinque anni tradieci giorni, Coronado sa che non c’è tempo da perdere per arrivare a determinati palcoscenici e che deve rimboccarsi le maniche toccare la cima di una montagna iniziata a scalare cinque anni fa nel Floriana a Malta. […]. NUOVO VAZQUEZ? Imprevedibile, a tratti anarchico, ma al completo servizio della squadra. Dopo Vazquez, il Palermo potrebbe avere trovato un nuovo fantasista che accende il gioco e l’entusiasmo del pubblico. In una squadra che ha una tradizione di grandi trequartisti come Zauli, Pastore e Ilicic, Coronado potrebbe proseguire raccogliendo eredità pesanti. Lui la maglia numero 10 l’ha fatta sua. C’è, però, un processo da portare a compimento prima di scomodare paragoni ingombranti, che passa da un’evoluzione tattica. Perché se Tedino da una parte gli concede una certa libertà interpretativa, dall’altra pretende step aggiuntivi, come gli inserimenti in area senza palla, per adesso poco frequenti. A Coronado piace ispirare, ma serve anche il suo apporto sottoporta. In un Palermo in fase di assemblaggio è già una piacevole novità”.