L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” parla della scelta del sindaco Orlando che ieri ha deciso di affidare il nuovo corso del Palermo Calcio nelle mani della Hera Hora degli imprenditori Dario Mirri e Tony Di Piazza. Alle 17:54 è arrivato l’annuncio, e fuori da “Palazzo delle Aquile” i tifosi hanno intonato cori, sventolato bandiere e acceso fumogeni. Anche Orlando, al termine della conferenza, si è gettato in mezzo alla folla per salutare i tifosi e ringraziarli per il loro comportamento civile «nonostante le mortificazioni subite negli ultimi anni». Secondo Orlando, la proposta di Hera Hora era la migliore: Ha un capitale sociale da 15 milioni di euro, dei quali oltre 3 già versati. La valutazione fatta da esperti commercialisti è che c’è assoluta sostenibilità finanziaria proprio grazie al capitale già versato. Per quanto riguarda la somma di un milione richiesta dalla Figc per l’iscrizione al campionato di D – spiega Orlando – Mirri e Di Piazza hanno anche allegato le fotocopie dei 4 assegni circolari, da 250 mila euro ciascuno». Il sindaco non entra nei particolari, anche per questioni di privacy, ma chiarisce come alcune manifestazioni d’interesse «presentassero gravi lacune che non ci hanno portato a considerarle». Anche il giudice Guarnotta, che ha coadiuvato il sindaco nella scelta finale, ha dato un suo commento: «Dopo tanti anni di colonizzazione, il Palermo torna in mano ai palermitani che con passione e orgoglio vogliono far rinascere il calcio in città, riavvicinando i tifosi allo stadio. La speranza è che il piano triennale approvato possa servire a risalire la china». Ora che il compito del Sidaco Orlando si è concluso, toccherà a Mirri e a Di Piazza.