“Dybala, Higuain. Un derby d’Argentina lungo il sentiero dello scudetto: Franco Vazquez, fedelissimo amico di Paulo e grande estimatore di Gonzalo, lo gioca con piacere. Insieme formerebbero un tridente dell’altro mondo: e chissà, un domani… Ma, intanto, il trequartista del Palermo, impegnato per ora nella lotta per la salvezza, applaude i due connazionali in passerella e alza idealmente la paletta con i voti. Come fossero assist, il suo pane quotidiano. Un occhio da amico e uno da esperto di calcio. Dice, il «Mudo»: «Higuain è senza dubbio l’attaccante più forte della A e uno dei più forti al mondo. E Paulo è un giocatore fatto anche se giovane, in due anni è cresciuto tantissimo». IN SIMBIOSI Già, due anni. Una vita per un calciatore. Perché diventare stelle in copertina come Dybala e Higuain significa pure risorgere in fretta da piccole grandi delusioni, scalare a volte montagne. Vazquez è stato ripescato in B nel gennaio 2014 da Iachini, era fuori lista. Dal basso è risalito con Paulo (che in quel periodo recuperava da un grave infortunio sofferto in un derby col Trapani), diventando il giocatore da top club che è oggi. La luce in fondo al tunnel. Quella che pure Higuain ha rivisto dopo le notti insonni per quei maledetti errori dal dischetto in finale al Mondiale in Brasile e in Copa America in Cile. E ora il Pipita è pure più cinico, se possibile, «ha un senso del gol devastante e quello che sta facendo in questo campionato non ha bisogno di commenti», chiosa Franco. Che poi formula anche un augurio al suo ex compagno di stanza in albergo e vicino di casa a Mondello, quel Dybala con cui trascorreva intere giornate, insieme a pranzo e cena e davanti alla PlayStation: «Il futuro è tutto dalla sua parte, Paulo è un ragazzo d’oro e gli auguro di vincere tanti titoli in carriera». Queste le parole del “Mudo” Franco Vazquez, riportate dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.