“Il primo atto è finito 1-1. Domani sera però si deciderà il secondo. Dopo il duello in nazionale, è il momento di quello con i club. Palermo–Torino sarà anche Ilija Nestorovski contro Andrea Belotti, il presente e il passato del Palermo a confronto, in un’occasione speciale: la partita numero 1.000 dei rosanero in Serie A. Il macedone vuole festeggiare coi suoi tifosi e il Gallo vuole rovinare la festa ai suoi ex supporter.
SIGILLI Ma per entrambi è stata una settimana intensa. Domenica scorsa Nestorovski ha fatto gol all’Italia, risultando il migliore in campo nel match che gli azzurri hanno vinto in extremis, grazie anche a Belotti che ha segnato il gol d’apertura della serata, nonché il primo con la maglia della nazionale italiana. Di aspettative, su Nestorovski, ce n’erano pochissime al suo arrivo a Palermo, ma l’ex centravanti dell’Inter Zapresic ha ribaltato in fretta i pregiudizi: 5 gol nelle ultime 5 partite da titolare, 3 col Palermo e 2 con la Macedonia. Difficile fare un parallelo tra i due, diversi per storia e caratteristiche tecniche. Belotti è arrivato a Palermo giovanissimo (19 anni), è stato pagato tanto (ben 5 milioni), ha segnato parecchio (16 sigilli in 62 partite) pur non avendo avuto molto spazio. Il primo anno, in Serie B, ha dovuto sgomitare con Dybala, Hernandez, Lafferty e Vazquez. Inevitabilmente Iachini lo ha impiegato poco, eppure Belotti ha segnato 10 gol, lasciando intravedere potenzialità enormi. L’anno dopo, lo spazio si è ulteriormente ridotto, vuoi perché con lo stesso Iachini non è mai scattata la scintilla, vuoi perché la coppia Vazquez–Dybala è esplosa.
MEDAGLIA Nestorovski, invece, è arrivato a Palermo non più giovanissimo (26 anni), è stato pagato poco (500mila euro) e di concorrenza in squadra praticamente non ne ha visto, essendo l’unico centravanti in organico. In comune con Belotti ha la determinazione e il feeling coi tifosi. Per il resto, i due sono molto diversi, soprattutto tatticamente. Il macedone è abilissimo in area di rigore e nonostante non sia un marcantonio riesce a farsi valere anche fisicamente. Non eccelle tatticamente, ma ha scaltrezza da vendere. Belotti ama partire lontano dall’area e dà il meglio di sè quando viene lanciato nello spazio e riesce a sfruttare la sua potenza in velocità. Volendo potrebbero giocare assieme, ma domenica sera saranno ancora antagonisti e dalle loro prodezze potrebbe dipendere l’esito di Palermo–Torino“. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.