Gazzetta dello Sport: “Diego Lopez senza alibi. Quante occasioni fallite per salvare il Palermo. Zamparini…”
“Un disastro senza fine. Perché l’ennesima batosta rimediata con il Cagliari non solo ha evidenziato ancora di più l’andamento drammatico di un Palermo inerme che non è stato in grado di approfittare all’immobilismo dell’Empoli, ma anche la tentazione di Maurizio Zamparini di voler esonerare Diego Lopez, nonostante non sia più il presidente. Come era avvenuto dopo la sconfitta di Udine, ma con modalità diverse, perché questa volta non si è arrivati nemmeno ad individuare un possibile sostituto. La pulsione è stata stoppata sul nascere da chi ha fatto riflettere Zamparini che con un nuovo presidente in carica non era possibile. Sia perché Baccaglini ha dichiarato che Lopez resterà sino a fine stagione, sia perché un colpo di mano potrebbe spingere il nuovo numero uno ad abbandonare prima ancora di cominciare facendo saltare l’operazione che dovrebbe andare in porto il 30 aprile. L’arrabbiatura si è trasformata in sfogo per aver visto una formazione non gradita e nulla più. Il penultimo posto in classifica, però, sottolinea che nel dramma generale ci sta mettendo del suo anche Diego Lopez. Premettendo che da un organico (indebolito a gennaio con le cessioni di Quaison e Hiljemark) dal quale nessuno dei tre allenatori che lo hanno preceduto è riuscito a cavare nulla di buono, va registrato, però, che dopo un inizio incoraggiante, grazie al pareggio di Napoli e la vittoria con il Crotone, il rendimento dei rosanero è andato via via peggiorando. NUMERI NERI Lo dicono i numeri che parlano di un solo punto conquistato nelle ultime 7 partite, ma anche quelli relativi ai gol incassati con il tecnico uruguayano in panchina. La solidità impressa nelle prime due gare della sua gestione si è andata sgretolando come l’argilla: 23 reti prese in 9 gare rappresentano un dato allarmante, se si guarda alla media gol subiti di 2.56 a partita, la più alta del Palermo in questa stagione. Con De Zerbi la squadra subì 25 reti, ma in 12 gare con una media di 2,08 gol. RECORD L’altro tasto dolente riguarda i punti persi da situazione di vantaggio che dopo la sconfitta con il Cagliari è salito a 31, un dato complessivo sul quale la gestione Lopez sta incidendo in modo concreto. Perché nelle 9 gare col l’ex allenatore di Cagliari e Bologna sono stati 13 i punti persi grazie alle rimonte degli avversari: 2 con il Napoli, 2 con la Sampdoria, 3 con il Torino, 3 con l’Udinese e 3 con il Cagliari. Il rendimento peggiore, dal momento che il Palermo di De Zerbi in 12 gare ne aveva perso 11, mentre con Corini 5 in 7 partite. Irrisorio il dato di Ballardini che in due gare ha perso soltanto 2 punti dopo il vantaggio contro l’Inter. L’anatomia di questo disastro ha delle radici anche nella gestione delle nove gare da parte di Lopez che ha cambiato sempre tanto nella scelta della formazione, un po’ per cercare la formula vincente, un po’ perché pressato dai desiderata di Zamparini nell’impiego di certi giocatori. Certe incongruenze, inoltre, hanno finito per pesare sull’andamento generale del Palermo, come l’insistere sulla difesa a quattro, pur ammettendo che la squadra era stata costruita per giocare con tre marcatori e gli esterni alti, o la strana alternanza tra Posavec e Fulignati, senza un senso logico. Dopo l’esordio del portiere empolese ci si aspettava che Lopez gli desse qualche partita per farlo ambientare. Invece per Udine la scelta è ricaduta di nuovo su Posavec, per poi riaffidarsi a Fulignati contro il Cagliari.”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.