“In sala stampa Raffaele Di Napoli, all’esordio sulla panchina del Messina, sgombera subito il campo da qualsiasi equivoco perché a lui la squadra è piaciuta. Tant’è che si prende il microfono prima ancora che arrivi la domanda. «Voglio fare i complimenti alla squadra: ha giocato a calcio. Sempre. Anche in inferiorità numerica: ci siamo prima messi con un 4-2-3 (Giorgione è passato a fare il centrale dopo l’espulsione di Martinelli, ndc) per poi passare al 4-4-1. Certo, mi dispiace per il risultato ma per la qualità del gioco sono contento». L’allenatore peloritano, senza innescare polemiche, si sofferma sull’operato dell’arbitro. «Anche se a me non piace commentare, però l’espulsione mi è sembrata affrettata, il mani di Blondett sembrava in area e Corsi meritava il secondo giallo». IL FUTURO Infine Di Napoli guarda al futuro con fiducia. «Il nostro campionato sarà come lo aveva programmato la società: mettere le basi per il futuro». Il d.s. Argurio è in sintonia. «Al di là degli episodi arbitrali, il rammarico è anche per le occasioni che abbiamo avuto per passare in vantaggio. Penso al tiro di Fornito parato da Perina subito dopo il nostro pareggio e quel salvataggio si Arrighini sulla linea a inizio ripresa. Ma va bene così, perché nonostante l’inferiorità numerica per quasi tutta la partita, abbiamo giocato con carattere e personalità contro una delle squadre più forti del campionato e su un campo dove non è facile fare punti. Il Messina dovrà ripartire proprio da qui». Ai microfoni anche l’autore del momentaneo pareggio giallorosso, il difensore Burzigotti. «L’inferiorità numerica di è fatta sentire, anche perché Martinelli è un calciatore importante per noi. Ma s’è retto bene: è arrivato il pareggio, s’è sfiorato il vantaggio ma subito il secondo gol non ce l’abbiamo fatta più a giocare con la stessa intensità»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.