“Dici Udinese-Palermo e non puoi non pensare a David Di Michele, uno che ha segnato 39 gol in carriera con queste due squadre e che ha vissuto le migliori stagioni della sua carriera tra il 2004 e il 2007. «Sono state le due tappe più importanti della mia vita calcistica, mi hanno consacrato come giocatore importante, portandomi in Champions League dice l’attuale tecnico della Lupa Roma, squadra che milita nel Girone A di Lega Pro . A Palermo ho continuato con l’Europa League, ho grandi ricordi». VECCHI TEMPI E Di Michele si ricorda anche d i u n Zamparini diverso da quello che negli ultimi anni ha perso il feeling con i palermitani, fino a mollare tutto. «Era molto diverso quando giocavo io, aveva molto più entusiasmo. Ha lasciato anche per un disinnamoramento della piazza, che negli ultimi anni ha preso le distanze da alcune sue scelte». E ora c’è Paul Baccaglini, personaggio criticato da alcuni e osannato da altri, discusso e forse discutibile, ma sicuramente unico nel suo genere. «Di sicuro non ha esperienza nel mondo del calcio e non conosce il modo di gestire le società. Ma l’entusiasmo e la passione che ha per la città di Palermo lo ha portato a fare questa scelta, che credo sia ponderata continua Di Michele . Non ci si alza una mattina pensando di prendere la gestione di una squadra importante come il Palermo. Baccaglini avrà fatto un pro
gramma mirato a riportare in Serie A la squadra in caso di retrocessione. Rimane un personaggio curioso, ma sono sicuro che abbia la testa sulle spalle. Dovrà circondarsi di persone che conoscono il calcio per crescere». SALVEZZA E anche se il Palermo ha poche possibilità di salvarsi e le sconfitte sono 19 in 28 giornate di campionato, l’Empoli continua a perdere e 7 punti da recuperare in 10 giornate non sono troppi. «Ritengo che sia ancora possibile portare a casa la salvezza dice l’ex bomber rosanero . Quando vedi che l’Empoli va più piano di te, ti viene l’idea di potercela fare. Non credo che tutto sia perduto. E’ chiaro che parliamo di un Palermo diverso rispetto agli anni passati, con giovani un po’ inesperti. Ma Lopez ha bisogno di tutti per centrare questa impresa». E avrà bisogno anche del sostegno del pubblico del Barbera, molto più freddo rispetto a quando Di Michele era in campo. «Vestivo la maglia dell’Udinese quando segnai una tripletta nel 51 contro il Palermo al Barbera (era il 13 marzo 2005, ndr). Quando Spalletti mi fece uscire e mi applaudì tutto lo stadio, fu una delle emozioni più belle della mia carriera. Poi andai al Palermo e nel 200607 lottammo con l’Inter per lo scudetto per l’intero girone d’andata. Fu una stagione stupenda con un pubblico meraviglioso. Dopo che sono andato via non sono più tornato a Palermo, ma ho lasciato tanti amici. E’ una città stupenda da vivere da turista, sono sicuro che tornerò». Da Guidolin a Delneri, passando per i gol e le emozioni regalate dal bomber Di Michele. Proprio vero: UdinesePalermo è storia di grandi ex”. Questo quanto riportato sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.