L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma su Francesco Di Mariano che finalmente sembra aver ritrovato confidenza con il gol.
È sbocciato a primavera, come un fiore pieno di colori che stanno irradiando il Palermo per il finale di stagione Un finale che Francesco Di Mariano sta prenotando come protagonista. Ci ha messo un po’ l’attaccante palermitano a mettere la firma sulle sue prestazioni, raramente sotto tono e fatte sempre di grande corsa e sacrificio. Adesso sono arrivati anche i suoi gol, quelli mancati per tanto tempo e a lungo invocati dalla sua gente al punto di generare critiche spesso ingenerose nei suoi confronti.
Marzo sta diventando il suo mese. i tre centri consecutivi in due gare giocate, peraltro. In trasferta stanno certificando il momento magico, non a livello fisico per ché Checco convive ormai da un po’ di tempo con un’infiammazione a un ginocchio che, però. non gli ha impedito di scendere in campo e metterci la faccia. Prima doppietta, a segno a Pisa e poi a Cittadella dove ha firmato la sua prima doppietta in rosanero con una rete su rigore e una su azione. Peccato che non siano servite a portare a casa i tre punti, vista anche la verve ritrovata dell’italo-brasiliano.
Di Mariano ha lavorato in silenzio per un girone, da quando si era sbloccato con il Pisa all’andata, si è preso le critiche, ha accettato il cambio di ruolo dell’ultimo mese da attaccante esterno sinistro a quinto di centrocampo di destra, l’ha metabolizzato fino a raccogliere i frutti della nuova posizione voluta da Corini. Ha invertito la tendenza rispetto alla scorta stagione con il Lecce conclusa con la promozione in Serie A. In Salento parti forte con 4 gol nel girone di andata per poi segnarne solo uno al ritorno.