“Più luci che ombre per la prima stagionale del Trapani. Il test contro il Seregno non poteva certamente partorire giudizi definitivi su una squadra ringiovanita, ancora in rodaggio e incompleta, ma il popolo granata (quasi 6.500 gli spettatori) è uscito dal Provinciale tutt’altro che preoccupato. Per sommi capi, infatti, si è rivisto il Trapani della scorsa stagione, con le stesse idee di gioco, la stessa determinazione e, soprattutto, con la costante ricerca di una interpretazione lineare del 352 voluto da Cosmi. Non tutto è filato liscio ovviamente, e il tecnico perugino si è agitato non poco davanti la panchina. Ancora c’è tempo e modo però per rifinire la squadra. LA VENA DEI BRASILIANI In attesa di togliere il cartello «lavori in corso», intanto, il Trapani può gioire per la ritrovata vena del gol dei suoi brasiliani, apparsi già in buona forma. Contro il Seregno di gol ne hanno confezionati tre: De Cenco una doppietta, confermando il suo opportunismo sotto porta; Coronado uno soltanto ma, pur giostrando quasi sempre lontano dall’area piccola, più volte ha sfiorato il secondo costringendo i difensori avversari al ritmo di samba: «Segnare è sempre qualcosa di bello, importante però è continuare a farlo ed aver iniziato col piede giusto la stagione – dice Coronado –. Contro il Seregno ho visto già un bel Trapani. Ovviamente ancora c’è tanto da lavorare, però siamo in tempo per presentarci nelle migliori condizioni all’inizio del campionato». IL BOLOGNA Per adesso c’è comunque da pensare ancora alla Coppa Italia che venerdì sera vedrà il Trapani impegnato col Bologna di Donadoni. Dovesse fare l’impresa affronterebbe il 30 novembre la vincente di CrotoneVerona: «A Bologna ci attende ovviamente una partita difficile, contro una squadra con molta più qualità di quella che abbiamo incontrato domenica sera. Andremo lì comunque con l’intento di dare il cento per cento, poi tireremo e somme», dice Coronado, che sulle voci di mercato che lo riguardano è categorico: «Rimango a Trapani! Ho due anni di contratto e lo voglio rispettare»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.