L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” analizza il centrocampista rosanero Dawidowicz e ipotizza il centrocampo che giocherà la partita di domenica contro il Bari: “È rientrato al momento giusto, quando c’era assoluto bisogno di lui. Di Pawel Dawidowicz si era sentitala mancanza, l’infortunio muscolare lo ha fermato proprio sul più bello, quando stava diventando il vero equilibratore del centrocampo. Da Carpi al Venezia, un lungo stop di oltre un mese che ha privato il Palermo di uno dei quei jolly che a Tedino sarebbero serviti tanto. Perché il polacco ha nella duttilità l’arma in più: difensore o centrocampista lui non arriva al di sotto della sufficienza. Se poi si aggiungono piedi buoni e visione di gioco allora è giusto che il tecnico lo abbia impostato, in 5 delle 7 partite giocate, come play basso. Nell’estrema emergenza di questo periodo, contrassegnato da squalifiche e infortuni, Dawidowicz risulta un toccasana non da poco.
DIFENSORE Sabato è ritornato sulla linea dei difensori per tappare la falla lasciata contestualmente dalla squalifica di Cionek e dallo stop di Bellusci, domenica si sposterà a metà campo per coprire i buchi lasciati dalle squalifiche di Jajalo e Murawski. Mai recupero è stato più provvidenziale, anche sotto il profilo della prestazione, perché nonostante non giocasse da 5 gare contro il Venezia ha sfoderato una prova di rilievo con chiusure puntali e generosa sul piano fisico, tanto da spingere con incursioni in aspettate il Palermo nell’arrembaggio finale.
FISICO E QUALITA’ L’ex Benfica, se riprenderà con i ritmi precedenti all’infortunio, può rappresentare l’elemento che sposta l’ago della bilancia anche a centrocampo. Perché ha i tempi del regista e la potenza fisica che limita gli avversari. Il baricentro basso, nonostante il metro e 91 di altezza, gli consente quella rapidità di impostazione che può far cambiare marcia alla manovra dei rosanero. Finora con lui in campo il Palermo non ha mai perso. Il Polacco, ha sorpreso come del resto gli altri due connazionali Szyminski e Murawski, arrivati in estate, imponendosi con una continuità che gli ha conferito una maglia da titolare. Domenica nel big match di Bari sarà chiamato a un compito impegnativo. Perché alle già citate assenze di Jajalo e Murawski si aggiunge anche quella di Chochev, operato la scorsa settimana al menisco. Tedino dovrà ridisegnare il centrocampo con scelte obbligate. Tutto dipenderà dalla conferma della mediana a tre con gli esterni larghi oppure a due.
EMERGENZA In ogni caso Dawidowicz agirà in mezzo con il ritrovato Gnahoré. Nell’ipotesi del 3-5-2 il 3° centrocampista sarà Fiordilino, altro elemento che non ha mai sfigurato, avendo peraltro agito nel ruolo adattato di esterno sinistro. In questo caso giocherebbe nella posizione più congeniale, cioè da mezzala. Avendo il Palermo, ormai da tempo, trovato la quadratura del cerchio con la mediana a tre, un rifinitore e un sola punta, almeno a inizio gara, risulta difficile pensare che Tedino possa rinunciare a un centrocampista soprattutto in trasferta dove i rosanero si sono espressi meglio che al Barbera“.