L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” parla delle disposizione anti-Covid per le coppe europee. Chi vola in Portogallo per la Final Eight di Champions o in Germania per quella di Europa League non potrà rientrare nel proprio paese prima dell’eliminazione dal torneo. Un’anticipazione pubblicata sul quotidiano spagnolo Marca ha svelato quali saranno i provvedimenti che Nyon intende adottare, naturalmente in accordo coi governi nazionali: si va dal numero di persone a cui sarà consentito l’accesso allo stadio fino alle procedure da seguire per i media accreditati, con la maggior attenzione possibile a evitare «incroci di comitive». Un controllo totale, insomma, almeno nei limiti del buon senso: per mantenere i contagi a quota zero fino al 23 agosto (giorno della finale di Champions) forse non basterà, ma non si lascerà nulla di intentato – scrive il quotidiano -. Ognuno dei sei stadi sarà diviso in quattro zone. Quando termineranno la finale di Europa League (Colonia, 21 agosto) e quella di Champions (Lisbona, due giorni dopo) ci saranno 45 persone esultanti in campo, altrettante disperate e 30 neutrali: sono 120, infatti, i titolari del pass per la zona 1, quella tecnica.