Gazzetta dello Sport: “Da Nestorovski a Struna. Il Palermo degli scontenti. Tedino…”
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha analizzato la situazione relativa agli scontenti in casa Palermo, con Bruno Tedino in attesa di conoscere quale saranno le mosse in uscita verso l’estero degli esuberi eccellenti. La rosea, inoltre, analizza come cambierebbero le strategie tattiche di Tedino se i cosiddetti scontenti dovessere restare almeno fino a gennaio. Di seguito l’analisi:
“I cosiddetti big non hanno ancora trovato una collocazione in uscita. Nestorovski, Struna, Rispoli e Aleesami, dovevano costituire il salvagente economico per le casse della società che Foschi è riuscito a ricavare da un’altra parte, quella un po’meno big. Coronado, l’unico da considerarsi pezzo pregiato, La Gumina e Gnahoré sono gli uomini dai cui il d.s. ha introitato ben 18 milioni di euro. Un’operazione non semplice, visto che è il ricavato proveniente da sole tre cessioni. Se il Palermo in parte respira economicamente, lo deve a queste mosse che suonano come un capolavoro. Adesso c’è l’altra parte della gioielleria da far fruttare: sono quei giocatori che ambirebbero a giocare in una categoria superiore. […]. Ci sono ancora 10 giorni per rimpinguare le casse rosanero, alleggerire il monte stipendi ed eliminare qualche mugugno. Se chi ambiva a una dimensione diversa è ancora a Palermo, però, deve anche farsi qualche domanda: non sono pervenute le richieste sperate soprattutto dalla Serie A […]. Gestione: l’unico big in uscita che finora è stato utilizzato a pieno regime è stato Nestorovski. Rispoli è stato impiegato come seconda scelta ed è partito dalla panchina sia nelle gare ufficiali che nelle amichevoli. Anche Aleesami si è visto poco, ma più che altro per un problema a un ginocchio. Balza agli occhi la situazione di Struna i cui allenamenti procedono a basso regime. Aspetti che rischiano di avere ricadute nella gestione dello spogliatoio da parte di Tedino, che sta aspettando di capire dalla società quali saranno le evoluzioni delle uscite. […]. Il Palermo si ritrova con 30 giocatori in organico. Un fatto che potrebbe risultare negativo, ma allo stesso tempo un punto di forza, qualora alcune cessioni non andassero in porto e alcune teste si mettessero a partito, perché teoricamente i rosanero avrebbero più opzioni rispetto alla scorsa stagione al netto degli arrivi di quest’anno. Ma con quali risvolti tattici? Perché qualora dovessero restare Rispoli e Aleesami, dopo oltre un mese di lavoro sui quattro difensori, si aprirebbe di diritto il tema del modulo con la difesa a tre e gli esterni alti. Come è altrettanto vero che, con Nestorovski in più, la coppia con Puscas sarebbe una delle più forti della Serie B. Pro e contro, insomma. Il Palermo proverà a piazzare altre mosse in uscita, se converrà alla finanze rosanero. Altrimenti, l’orientamento è quello di restare così, con un organico forte e con giocatori che si dovranno mettere a disposizione della società, piaccia o no ai diretti interessati”.