Gazzetta dello Sport, curiosità: “Nella stagione 1953-54 gli allenatori furono 6 e i rosanero finirono in B”
“Girandola di allenatori, problemi di tesseramento, tensione per gli ingaggi: al Palermo era già successo nel campionato di serie A 1953-54. Ed era finita malissimo. VIA VARGLIEN Dopo tre giornate il Palermo esonera Giovanni Varglien. Aveva chiuso in rosanero la carriera di giocatore (1947-48, promozione in A). Varglien chiede lo stesso ingaggio che percepiva l’anno prima a Novara e la società aspettò l’inizio del campionato per dirgli di no. IL PRINCIPE D.T. Il Palermo punta quindi su Rodolphe Hiden, un austriaco naturalizzato francese, che sta guidando il Messina in serie B. Bisogna aspettare due giornate, così il Palermo viene affidato a Domenico Varricchio, professore di educazione fisica, che cura la preparazione tecnica-atletica sotto la direzione della commissione tecnica presieduta dal principe Raimondo Lanza di Trabia. Hiden arriva alla sesta giornata, resisterà fino al 28 marzo. IN PIAZZA PER BANAS Il Palermo decide allora di puntare su Jozsef Banas, ungherese, allenatore della squadra riserve. Banas però nel 1953- 54 era anche allenatore del Bagheria in Promozione. Il Palermo intende far valere le ragioni del tesseramento federale e così Banas dirama l’elenco dei rosanero per la trasferta per Roma. Ma l’ungherese su quel treno non salirà mai. Il Bagheria fa valere un successivo accordo secondo il quale Banas avrebbe prestato la sua opera con le riserve del Palermo compatibilmente con le esigenze del campionato bagherese. Poi la svolta. Un pittoresco capo tifoso di Bagheria convoca un comizio pro Banas: duemila bagheresi vanno in piazza. E a questo punto il tecnico decide di restare: vincerà il campionato portando per la prima volta il Bagheria in quarta serie. Negli anni ‘60 collaborerà col Milan. Nereo Rocco lo consegnerà alla storia: «Il catenaccio non l’ho inventato io, ma Banas al Padova». TOCCA A NICOLOSI Dopo l’esonero di Hiden un altro interregno di due giornate in cui il Palermo viene affidato a due giocatori: il difensore Gino Giaroli e il centrocampista Carlo Scarpato. Poi tocca a Nicolò Nicolosi, alla sua prima esperienza di allenatore in serie A, che continuerà ad avvalersi della collaborazione tecnica dei due giocatori. Ha una passione per il teatro. Recita, è amico di Turi Ferro e Angelo Musco, che gli diceva: «Cocò, io la gente la faccio ridere con i miei film, ma tu con i tuoi gol la fai impazzire di gioia». Ma alla Favorita vanno in scena drammi. Il Palermo retrocede in B.