Gazzetta dello Sport: “Cresce un Palermo infinito, Vitiello e Pezzella sprintano. L’esperto difensore e l’azzurrino Under 19 sono le facce della squadra in ricostruzione”
“Il vecchio e il giovane, bandiera e futuro. I due volti positivi di un Palermo alla ricerca di una fisionomia sono tutti in difesa. Roberto Vitiello è l’ultimo vessillo di una vecchia guardia che si è andata via via sgretolando, Giuseppe Pezzella è la piacevole novità di questa stagione, l’ulteriore segnale della programmazione del settore giovanile che approda in prima squadra. Quindici anni di differenza, ma nell’ultima stagione hanno avuto un percorso similare, 10 presenze il centrale, 9 l’esterno, entrambi hanno risposto quando sono stati chiamati in causa. Vitiello quando c’è stato da mettere l’esperienza in campo per la salvare la squadra in un finale da brividi, Pezzella sostituendo Lazaar durante l’infortunio. Dall’esordio in Serie A all’Europeo Under 19, culminato con una finale purtroppo persa con la Francia. Di sicuro un anno indimenticabile per il mancino napoletano che dopo questa stagione si è iscritto di diritto nel club delle promesse del calcio italiano. Nel ruolo di esterno di sinistra non c’è ne sono molti della sua età in giro. In Germania è stato chiuso da Dimarco che, in questo momento, sembra avere maggiore concretezza. BRAVO Per il giovane rosanero, però, c’è il tempo per acquisire la continuità necessaria per rendersi indispensabile. L’investitura arriva proprio da Vitiello che nell’ultimo anno l’ha visto crescere. «Ci dispiace per Pezzella, abbiamo visto la sua partita ed è un peccato perché hanno fatto una bella cavalcata – dice il difensore –. Avrà tempo per riposarsi e tornare carico. Ha fatto un bel percorso di crescita e credo che partirà dall’inizio con noi. Può essere un bell’esempio per i giovani». Già, di giovani ce n’è in abbondanza in questo Palermo, stranieri come Posavec e Balogh, e provenienti dal settore giovanile come Embalo, Pezzella, Lo Faso, Toscano e Bentivegna. Un patrimonio da coltivare abbinandolo a giocatori che possano risultare da insegnanti. «Il settore giovanile del Palermo ha fatto cose importanti negli ultimi anni – continua Vitiello –. Faccio complimenti agli allenatori e al direttore Baccin, così come ai ragazzi che sono qui con noi. Oltre al bagaglio tecnico hanno i comportamenti giusti ed è fondamentale alla loro età. Ci sono ragazzi con tanta esperienza: Andelkovic, Morganella e Rispoli sono qui da anni e conoscono l’ambiente. Sappiamo cosa possono fare e stanno dando l’esempio corretto ai giovani. Avere degli esempi positivi è un grande aiuto». INCERTEZZA Il Palermo in questo momento naviga a vista nell’incertezza, sono andati via giocatori come Sorrentino, Maresca, Gilardino e Vazquez, un d.s. Foschi ha dato le dimissioni e ne arrivato un altro, Faggiano che deve mettersi subito al lavoro. Una situazione che può creare qualche scompenso anche i giocatori che sono in ritiro. «Sappiamo bene che è andata via gente tecnicamente e moralmente importante – ammette Vitiello –. Lo sappiamo noi e lo sa la società che vanno rimpiazzati. La società sta aspettando il momento giusto per intervenire in un mercato difficile. Noi stiamo lavorando duramente e ci sono questi elementi di maggiore esperienza che stanno iniziando a formare il gruppo del futuro. «Nell’ultimo scorcio di campionato abbiamo dato un segnale importante di attaccamento alla maglia, ci tenevamo tantissimo a una salvezza che sembrava insperata. Abbiamo dato tutto per la gente e la città, i tifosi credo che abbiano apprezzato. La squadra vuole ripartire dall’ultima partita, anche se in ricostruzione. L’impegno da parte nostra non mancherà»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.