Gazzetta dello Sport: “Cremonese, il Palermo per diventare «grande». I “giganti” rosanero…”

“Non di soli derby vive questa Cremonese. E forse sta proprio qui, in un nuovo sold out non ancora ufficiale ma annunciato (da stamattina in vendita gli ultimi 96 tagliandi di tribuna), il certificato del cambio di passo, di prospettiva e di campionato della truppa di Attilio Tesser. Lo Zini non si accontenta più di far miagolare la Leonessa (col Brescia un tutto esaurito, e un derby da ricordare vinto per 2-0); ora vuole anche fare la festa a una delle favorite, il Palermo. «Giocare in questo stadio, così colorato,pieno e caloroso sarà un piacere — ammette Tesser — anche se da parte nostra dovremo fare uno sforzo enorme sia fisico che di concentrazione».

LA MACUMBA La ricetta? «Cura dei dettagli, contro una squadra costruita per vincere il campionato, e correre il doppio di loro, per fare emergere le nostre qualità».Al tecnico grigiorosso, che ha tolto dopo 11 anni da Cremona la macumba della Lega Pro, manca per ora soltanto uno scalpo prestigioso: contro le squadre a i primi posti della classifica, lui che è nelle zone alte, finora ha pareggiato con Frosinone e Carpi e perso con Parma e Bari. Tenendo conto che da qui a fine andatala Cremonese sfiderà Empoli, Venezia e Salernitana, tre big vere o presunte, meglio allenarsi alla caccia grossa. LA DIFESA Serve una nuova impresa, dopo la prima rimonta esterna (da 0-2) perfezionata sabato scorso a Foggia. Partendo da maggiore attenzione in difesa. «I tanti gol subiti? Concedere qualche ripartenza nel corso di una partita è normale — ammette il tecnico che oggi non avrà a disposizione Paulinho e Salviato —. L’importante è essere propositivi e attenti a ogni particolare. Servirà fiducia, evitando la presunzione». Ai tifosi non dispiace l’idea di una squadra a viso aperto. Del resto, quando hanno rinunciato a giocare, per soggezione o per scelta, i grigiorossi hanno in cassato le loro uniche due sconfitte (a Parma e a Bari), senza segnare.

I PRECEDENTI I ricorsi storici spingono questa Cremonese verso una «rivoluzione francese» (o belga, cercando i gol di Mokulu) di gerarchie precostituite. I siciliani allo Zini hanno vinto solo nel 1938 in campionato e negli ultimi precedenti di Serie B, vent’anni fa, finì con un doppio pareggio. L’ultimo successo interno grigiorosso venne condito  l 24 aprile 1983, da una doppietta di Gianluca Vialli. La serie cadetta quell’anno non passò inosservata: salirono Milan e Lazio, laCremonese si arrese solo allo spareggio a tre con Catania e Como. L’anno dopo il salto in serie A si materializzò dopo un 3-3 allo Zini. Indovinate con chi? Col Palermo, chiaro. Che sarà anche a oltre 1000 chilometri da Cremona, ma nella storia del club di via Persico è già entrato dalla porta principale. Portando fortuna. In fondo il rosanero è solo una tonalità differente del grigiorosso. E questa Cremonese non è così lontana dai giganti della banda Nestorovski & C.”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.