Gazzetta dello Sport: “Cremonese a Stroppa. Riuscirà a mettere insieme la miglior coppia di attaccanti della B?”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla Cremonese che riparte da Stroppa.

Eppure a Cremona qualcuno è riuscito a storcere il naso. «Non vogliamo chi ha giocato nel Piacenza» ha provato a urlare qualche giovane difensore della patria. Logiche medievali, ma che in fondo sono (anche) quelle che tengono certi tifosi attaccati alla propria squadra. Un incendio che s’è rivelato come il fuoco di un fiammifero. Perché a quelli della Cremonese l’arrivo di Giovannino Stroppa va bene, eccome se va bene. Glielo chiedevano sempre, quando nei periodi di inattività arrivava in tribuna allo Zini a vedere la partita: «Stroppa devi venire da noi» gli chiedevano. E lui allargava il suo bel sorriso, chiudendo gli occhi come due fessure, rispondendo: «Fosse per me, verrei di corsa».

L’accordo Di corsa lunedì Stroppa, allertato dai dirigenti della Cremonese, è salito in macchina a casa a Brescia ed è arrivato a Milano per firmare la rescissione con il Monza e poi per andare a incontrare il nuovo club e definire l’ingaggio. Contratto fino al 2025, nello staff gli inseparabili Andrea Guerra e Giuseppe Brescia (oltre ai preparatori Allevi, Primitivi e, per i portieri, Dibitonto) con i quali ha condiviso i due momenti d’oro della sua carriera: le promozioni in Serie A con il Crotone e con il Monza. Non i soli successi, di sicuro quelli più importanti, almeno in panchina.

La prima sfida che lo attende sarà con lo spogliatoio, perché lì dentro Davide Ballardini non era riuscito a trovare gran feeling: al di là delle colpe (sue o dei giocatori?), senza armonia e fiducia non si va lontano. La seconda sfida è tattica. A Stroppa, pur senza integralismi, piace giocare con il 3-5-2 e dovrà adattare una squadra costruita per giocare con la difesa a quattro, magari partendo col 4-3-3 di base e poi via via cambiando. Non ha di certo una rosa risicata, non ci sarà da stupirsi (cammin facendo) se ci sarà uno degli attuali esterni abbassato a fare il braccetto, ma soprattutto – terza sfida – sarà fondamentale riuscire a mettere insieme Coda e Okereke, probabilmente la miglior coppia di attaccanti della B: il primo è una certezza, il secondo deve ritrovare le motivazioni per misurarsi in quella B che aveva lasciato nel 2019 per salire piano piano fino alla Champions. Tanto dipende da chi giocherà alle loro spalle, perché a un amante della qualità come Stroppa non dispiacerebbe mettere dentro anche un Vazquez e un Buonaiuto, e uno Zanimacchia. Possibile? Se fosse presuntuoso, Stroppa lo farebbe subito. Invece, con questo trittico alle porte, dovrà aspettare. Almeno fino alla prossima sosta.

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Redazione Ilovepalermocalcio