“Il Seregno non è la Juve, ma poco importa. Il popolo granata stasera riempirà ugualmente il Provinciale. C’è il Trapani da riabbracciare. L’onda lunga dell’entusiasmo creato dallo straordinario finale della scorsa stagione continua a irrorare il cuore dei tifosi. Stasera le luci del Provinciale tornano a riaccendersi su un Trapani un diverso di quello della finale playoff. Sono andati via giocatori importanti, altri sono forzatamente assenti. Una dozzina quelli nuovi, molti alla prima esperienza tra i professionisti. Da inserire ancora qualche tassello dal mercato. GIOCO E MENTALITÀ Cambiano gli interpreti ma non la filosofia del Trapani, nel gioco e nella mentalità: «Importante – dice Cosmi – è farci trovare pronti nel lottare per qualsiasi obiettivo. Vogliamo però riproporci allo stesso modo, non tanto in termini numerici, ma con lo stesso entusiasmo che è poi è il segreto che ci fece volare in alto». Trapani ancora in rodaggio ma Cosmi vuole che stasera spinga al massimo perché la partita è più difficile di quanto si pensi: «Sarò più preoccupato stanotte che la vigilia della partita col Bologna qualora supereremo il turno – dice –. È infatti piena di insidie: se fai molto bene hai fatto il tuo, se fai meno bene ed esci dalla coppa ne vien fuori quasi un dramma». Ha buoni motivi Serse Cosmi nell’essere preoccupato. Il Seregno ha un organico in grado di vincere a mani basse il girone B. In una intelaiatura già solida, in estate ha innestato giocatori navigati come il brasiliano Jeda (148 presenze e 31 reti in serie A, due stagioni in Sicilia con Palermo e Catania), il centrocampista Daniele Corti (ex Varese) e gente di qualità come i vari Canalini, Innocenti e Valente. E giocherà senza assilli”. Questo quanto si legge sull’odierna edizione de “La Gazzetta dello Sport”.