Gazzetta dello Sport: “Coronado, quando il 10 fa sognare il Palermo. «Adesso posso sperare di giocare in serie A, con la maglia rosanero»”

Questo quanto scrive l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” sul trequartista rosanero con la maglia numero 10 Igor Coronado: “Immaginate un lungo corridoio e, attaccati alle pareti i ritratti ben illuminati dei più grandi fantasisti rosanero. Una galleria ricca di opere d’arte, un corridoio che Igor Coronado ha appena cominciato a percorrere col sogno di finire anche lui incorniciato al muro, magari accanto a Miccoli o Dybala, solo per citarne un paio. I presupposti ci sono tutti. Finora per l’ex Trapani un gol, due assist e tante giocate da stropicciarsi gli occhi. Ma per diventare il vero trascinatore del Palermo, Coronado deve trovare continuità e incidere maggiormente, soprattutto nelle partite che contano, come quella di di sabato pomeriggio contro il Frosinone. 

PICCOLETTI Le speranze dei tifosi di veder trionfare il Palermo sono legate soprattutto all’exploit di Coronado: è lui il giocatore di maggior talento a disposizione di Tedino, forse l’unico imprescindibile. Se il piccoletto brasiliano saprà essere all’altezza dei campioni che lo hanno preceduto, il ritorno in A sarà assicurato. Già al suo arrivo, il paragone con Miccoli si è sprecato: non solo per la scelta del 10. Anche per la statura minuta, le giocate funamboliche, l’esplosività del tiro. Ma Miccoli era più goleador di Coronado, una seconda punta, come testimoniano le statistiche, mentre il brasiliano può agire perfino da mezzala, a centrocampo. Tra i due, è più 10 Coronado di Miccoli. Lo stesso dicasi per Dybala (che la numero1 0 l’ha presa alla Juve, a Palermo ha sempre avuto la 9) e, andando un po’ più a ritroso nel tempo, per Brienza.

ALTRI 10 I più anziani ricorderanno Maiellaro tra i fantasisti che hanno infiammato i palermitani. In epoca «zampariniana», invece, il primo 10 a lasciare il segno è stato Zauli, talento sopraffino, che (come Coronado) amava galleggiare tra centrocampo e attacco, spesso allontanandosi dall’area di rigore avversaria per cercare la verticalizzazione e innescare il compagno. Coronado potrebbe essere per Nestorovski, quello che Zauli è stato per Toni l’anno della storia promozione in A. Anche Pastore tatticamente può essere assimilabile a Coronado, benché i due abbiamo caratteristiche fisiche e modi di toccare il pallone molto differenti. Stessa cosa dicasi per Ilicic e Vazquez, mancini che hanno sempre dato il meglio di sé partendo da dietro, proprio come fa Coronado. 

ILOVEPALERMO In comune tutti quanti, oltre al talento, hanno l’amore per Palermo, sempre vivo, anche a distanza di anni. La città ha già stregato pure Coronado.«Qui si sta alla grande–ha detto il giocatore al sito ufficiale – c’è tutto perché un brasiliano possa trovarsi bene: il mare, il sole, la gente è splendida e ama il calcio. Il mio sogno? Da bambino era quello di diventare un professionista, ora sogno la A col Palermo»“.