Gazzetta dello Sport: “Coronado lancia il Trapani. Spezia, sfortuna e rabbia”

“Il cholismo era a San Siro. Qui al Picco è stato il trionfo del cosmismo, con una squadra come il Trapani che rispecchia in pieno l’idea di gioco del suo allenatore ed è la macchina ideale per i playoff. Difesa insuperabile e contropiedi micidiali. Con un errore arbitrale che ha fatto la differenza, perché lo Spezia ha ragione a lamentarsi per un rigore negato a Piccolo alla fine del primo tempo. Cosmi incassa e porta a casa, prenotando una finale che potrebbe perdere solo in caso di sconfitta in casa con due gol di scarto martedì sera. Un Cosmi che va anche oltre la cabala, visto che questo è stato il risultato utile consecutivo numero 17, dopo la sconfitta del 13 febbraio rimediata a pochi chilometri da qui sul campo dell’Entella. TRAPANI DA VIAGGIO Il presidente Morace del Trapani ha le navi da crociera e la sua squadra quando viaggia si esalta. Dopo i 33 punti su 63 in trasferta in campionato, questa vittoria blinda la finale ed è anche una rivincita ricordando il 2012, quando lo Spezia con una strepitosa rimonta conquistò la promozione in B proprio ai danni dei granata. Che se hanno vinto, è perché hanno saputo esaltare le loro qualità. Nicolas è un portiere affidabile, il muro Perticone­Pagliarulo­Scognamiglio concede ben poco e davanti i cinque centrocampisti non fanno passare nemmeno uno spillo. Sapendo che, essendo arrivato terzo, anche con quattro pareggi il Trapani andrebbe in A, tutto ciò potrebbe bastare. Ma il cosmismo va oltre. Davanti ci sono anche giocatori che sanno colpire alla prima, mezza occasione. E se Citro non sta bene e Petkovic pure, dal cilindro di Cosmi è tornato a colpire Coronado, il brasiliano scoperto a Malta che, entrato dopo l’intervallo, al 33’ ha ricevuto una palla sulla destra sull’ennesima azione di rimessa, si è accentrato e ha colpito (Migliore gli ha lasciato troppo spazio). Missione compiuta, con raffica di sputi a lanci di oggetti che Cosmi non si meritava. SPEZIA FURIBONDO Certo, quel rigore pesa. Piccolo era entrato in area sulla sinistra e stava crossando, Perticone l’ha colpito e il rigore era netto: non per La Penna. È stato il secondo errore ai danni dello Spezia dopo quello di Cesena nel preliminare: allora la squadra di Di Carlo rimediò vincendo lo stesso, ora deve andare a fare l’impresa a Trapani. Ma ci chiediamo: a cosa servono gli addizionali (in campionato non ci sono) se, qui come a Cesena, non aiutano gli arbitri? Così il terzo playoff di fila rischia di finire male come gli altri. Anche perché lo Spezia, al di là del risultato, ha troppi acciacchi che segnano il rendimento. La partita è stata quella che avrebbe dovuto fare, ma è mancato l’episodio giusto. Prima del rigore negato c’è stata al 23’ una splendida sforbiciata di Calaiò che ha centrato la traversa. Altro il Trapani non ha concesso. Il cosmismo vince”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio