“Alchimia, famiglia, equilibrio. Sono i tre elementi dai quali intende partire Eugenio Corini per provare la «Mission Impossible» in chiave salvezza. L’ex capitano del Palermo tornato in Serie A dopo 31 anni e delle prime apparizioni in Europa ha già risvegliato la coscienza di una tifoseria stanca e delusa, adesso dovràscuotere le menti di una squadra sopraffatta dalla sette sconfitte consecutive in campionato e dall’eliminazione in Coppa Italia. Un compito per nulla semplice, che Corini ha già portato a termine con successo per due stagioni col Chievo, da subentrato. Un percorso che dovrà affrontare senza il direttore sportivo Daniele Faggiano che nelle prossime ore troverà l’accordo per la risoluzione contrattuale. Una decisione che il dirigente ha maturato per alcune diversità di vedute col presidente Zamparini, non legate alla scelta di Corini, ma per la gestione tecnica in generale. GRAZIE ZAMPA Il nuovo tecnico sa che dovrà dare un’identità tattica ben precisa a un gruppo che si è smarrito. «La qualità della squadra io non la misuro dai singoli, ma nella capacità di creare un’armonia. Bisogna trovare l’alchimia con la quale gli esperti aiutino i più giovani. Dovremo trovare un equilibrio che ci dia consapevolezza. Voglio dare una spinta morale. Ho visto giocatori faticare a effettuare un passaggio di cinque metri. Dobbiamo cambiarequesta inerzia. Voglio trasmettere questo tipo di coraggio e di forza». Come il senso di appartenenza per la maglia che Corini ha mantenuto a distanza di tanti anni. «Quando si parla di Palermo, per me è sempre qualcosa di speciale, è come parlare di una famiglia – ammette –. Mi ha fatto molto piacere che Zamparini mi abbia chiamato. Sono convinto che questa squadra abbia le capacità per uscire da questo momento negativo. Dovremo recuperare anche l’empatia con la nostra gente, perché so quello che ci può dare. Per salvarsi bisogna avere equilibrio e forza di non abbattersi»”. Questo quanto si legge su “La Gazzetta dello Sport”.