Gazzetta dello Sport: “Corini guarisce il Brescia. Il Palermo è un fantasma”
“Non vinceva da dieci partite, ha interrotto il digiuno con un avversario non banale, una della favorite per la promozione. Il rinascente Brescia di Corini stende il Palermo, con merito e soffrendo. Perché neppure stavolta ha voluto negarsi il piacere masochistico di prendere un gol a partita chiusa. Prima vittoria per il nuovo tecnico, mentre Tedino sbaglia l’esame di maturità.
DONNARUMMA SHOW Due minuti per stendere il Palermo. Un doppio colpo inatteso, perché fino a quel momento il Brescia si era limitato a gestire dopo il brivido al 4’ (palo di Salvi). Ma si è organizzato con calma, inseguendo, e trovando, l’equilibrio e l’aggressività che chiedeva Corini. Grazie soprattutto a quattro situazioni chiave. Primo: Tonali davanti alla difesa garantisce copertura perché si muove alla Pirlo e si abbassa per togliere spazio su Trajkovski. Secondo: Bisoli, falso trequartista, non avrà piedi educati ma fa molto movimento, tanto è vero che Jajalo fatica a tenerlo. Terzo: i due attaccanti si trovano grandi spazi e possono approfittare della serataccia dei difensori, in particolare di Mazzotta che si perde Donnarumma sull’1-0 e di Bellusci che subito dopo svirgola e libera il centravanti, solo in area. Quarto: anche gli esterni hanno fatto la differenza, soprattutto Dall’Oglio che ha ispirato la girata di sinistro di Torregrossa e due minuti dopo ha mandato a segno Donnarumma.
PALERMO MOLLE Male il Palermo: lento e con poche idee, con le ali che faticano a sfondare e Nestorovski lasciato a vagare da solo. Degli orrori in difesa si è già detto, c’è da aggiungere l’indolenza dei centrocampisti con Jajalo preoccupato solo di seguire Bisoli. La nebbia dei fumogeni che fa cominciare il secondo
tempo con un paio di minuti di ritardo non nasconde i problemi di Tedino. Che prova a cambiare e mette Aleesami al posto di Mazzotta per avere più spinta a sinistra. Cambia poco. Il Brescia continua a spingere, trascinato da Tonali: contropiede di Donnarumma che sfiora il terzo gol. Tedino prova la mossa della disperazione e mette Moreo e Puscas per Salvi e Muravski, due attaccanti per un mediano e un esterno. E’ un 3-4-3 iper offensivo. Corini risponde coprendosi col doppio trequartista: Morosini e Bisoli dietro Donnarumma. Poi arriva il gol di testa di Moreo, su errore di Gastaldello. Ma resta un episodio”.
Questo quanto scrive l’edizione odierna de la “Gazzetta dello Sport” sul match giocato ieri sera tra Brescia e Palermo.