L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha analizzato le parole rilasciate ieri da Corini in sala stampa.
Prove di perfezione. Perché l’avvio di campionato è sotto gli occhi di tutti ma per sognare in grande bisogna dare continuità. Corini sa che il Palermo può esprimersi ancora meglio ed è su questo che ha lavorato, sui dettagli, spinto anche dalla voglia del suoi giocatori che, nella stragrande maggioranza hanno rinunciato al giorno libero di inizio settimana per allenarsi.
Un segnale forte nella comunità d’intenti. «Stiamo coltivando la volontà da parte dei ragazzi di curare i particolari. Anche chi è rimasto a casa dopo la vittoria col Sudtirol ha il mio rispetto ammette ll tecnico – ed è lecito dopo uno stress fisico e mentale. Siamo sempre disponibili verso i nostri giocatori, vogliamo creare la voglia di stare insieme perché questo può formare una mentalità più coerente per quello che vogliamo raggiungere».
Un concetto da applicare alla trasferta di domani pomeriggio a Modena, dove appunto il particolare può fare la differenza: un movimento, una scelta iniziale, una giocata. Perché chiudere prima della seconda sosta del campionato con la quarta vittoria in trasferta di fila vorrebbe dire immettersi sulla strada verso un altro record, quello delle otto vittorie consecutive fuori casa che appartiene al Palermo 2013-14 allenato da Iachini. Un bottino che portò alla promozione diretta in Serie A. «In estate ho detto ai ragazzi chi vuole stare qua ha una grande responsabilità. Abbiamo lavorato su questo concetto, ma è solo l’inizio e c’è tantissimo ancora da fare. Parlare di record fa sempre piacere. il focus è quello che fai oggi. Ragioniamo sull’importanza della partita con il Modena. Vogliamo portare a casa un risultato positivo».