Gazzetta dello Sport: “Corazzata Parma. Domina ad Ascoli, e aspetta il Palermo”
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sull’ennesima vittoria del Parma contro l’Ascoli.
Il Parma prova a mettere la firma sul campionato allungando davanti a tutti con un’altra prova esaltante. Adesso il divario sulla momentanea seconda cresce in attesa della risposta del Palermo. Al Del Duca quella storia che alla vigilia il tecnico Viali aveva dichiarato di voler provare a cambiare – nei 5 precedenti i marchigiani non erano mai riusciti a vincere tra le mura amiche, seppur nel primo appuntamento del ‘74 l’1-1 regalò alla formazione di Carletto Mazzone la prima storica promozione in A dell’era Rozzi -, non muta affatto e alla fine finisce per premiare di nuovo quella che ad oggi si conferma essere la vera corazzata della Serie B.
Termina 3-1 per il Parma esattamente come un anno fa, ma quello ottenuto in questo particolare momento del torneo ha un sapore tutto speciale perché di fatto proietta davvero la squadra di Pecchia verso una stagione da autentica protagonista. In campo il tecnico di Formia ha potuto contare davvero su una sfilza di leader scesi in campo per lasciare soltanto qualche briciola. Quell’attenzione che invece in casa bianconera sarebbe stata necessaria per provare almeno a rendere più sudato il successo ospite viene già meno dopo soltanto pochi minuti di gara quando Bellusci in fase di impostazione dal basso consegna la sfera a Sohm che con un’intesa fulminea ricorre a Bonny per la sponda all’accorrente Man.
È la sua giornata e l’esterno offensivo non può sbagliare. Tutto estremamente facile. La reazione dell’Ascoli c’è e arriva subito con una manovra da manuale lanciata e conclusa da Caligara. Il suo mancino dal limite non lascia scampo a Chichizola. È questo l’unico momento di sbandamento del Parma che, oltre al pari, poi rischia qualcosa anche in altre due circostanze con Nestorovski e lo stesso Caligara. Tutto rientra nel più totale controllo col passare dei minuti. La sfida tra cannonieri la vince il terzo litigante. Se prima del confronto erano Mendes (5) da un lato e Benedyczak (6) dall’altro a lanciarsi il guanto della contesa, il campo ha poi decretato la giornata perfetta di Man. Sempre lui decide di mandare in tilt la retroguardia bianconera penetrando in area e saltando un paio di avversari come birilli. L’esecuzione è ancora perfetta per la sua splendida doppietta.